ROBURENT - Roburent, i danni dell'incendio alla seggiovia Bric Colmè saranno coperti al 90 per cento dall'assicurazione

L'amministrazione comunale fa il punto dopo il rogo doloso della notte tra il 14 e il 15 agosto: "Le indagini sono in corso e confidiamo nel lavoro degli inquirenti"

foto Tiziano Riva

Redazione 29/08/2024 10:24

I danni provocati dall’incendio doloso appiccato nella notte tra il 14 e il 15 agosto alla seggiovia Bric Colmè di Roburent saranno coperti al 90% dall’assicurazione. Lo ha reso noto il Comune, in un lungo resoconto pubblicato sui social per fare il punto della situazione dopo il rogo che - come annunciato nei giorni scorsi - renderà impossibile il ripristino della seggiovia entro la prossima stagione invernale.
 
Spiegano dall’amministrazione comunale: “La Compagnia Unipol Sai provvederà a nominare un perito per la valutazione del danno e contestualmente dovrà nominarne uno anche il proprietario della seggiovia, ovvero il Comune di Roburent. Quando si addiverrà a conoscere l’entità dell’importo stimato si dovranno affidare i lavori di ripristino funzionale che l’attuale amministrazione ha intenzione di mettere in essere. Quando questi saranno terminati si potrà proporre dignitosamente sul mercato dei gestori la rinnovata seggiovia, non prima di aver superato la ispezione speciale dal costo presunto di circa 400 mila euro. Successivamente dovrà essere affidata ad uno di questi gestori che deciderà di partecipare al bando. Nonostante gli impianti comunali non funzionanti l’amministrazione dovrà farsi carico delle spese di trinciatura delle piste al fine di scongiurare il rimboschimento delle stesse, circa 10 mila euro. Se la raccolta di firme promossa da amanti del territorio dovesse proseguire arrivando a numeri importanti e se i firmatari volessero intervenire con un contributo in solido normato e disciplinato, la costituzione di una cooperativa o altro, sicuramente potrà nascere una fattiva collaborazione. Sarà legittimo chiedere alla compagnia assicuratrice, una volta quantificato il danno, un anticipo per la ricostruzione, diversamente sarà l’amministrazione comunale a dover intervenire e poi attendere il rimborso”.
 
Da quanto appena scritto - spiega il sindaco Emiliano Negro - si può capire che la vita amministrativa è complessa, con ogni buona volontà non potranno neppure iniziare i lavori di ricostruzione se le condizioni meteo non lo permetteranno. I gentili lettori capiranno anche che coloro i quali danno per fattibile la partenza degli impianti per la nuova stagione sciistica non hanno in nessun modo la contezza di come si lavora, come si amministra e quali siano i tempi di questi ultimi. Le indagini sono in corso e confido nel lavoro degli inquirenti”.
 
 
Nel resoconto pubblicato sui social si fa anche un riepilogo degli altri impianti presenti sul territorio comunale: “Lo skilift Sapel allo stato attuale non può essere messo in funzione in quanto necessita di manutenzione programmata per una spesa di circa 130 mila euro, inoltre un albero di proprietà privata si è spezzato cadendo sulle funi di trazione. Lo skilift Pineta allo stato attuale è l’unico che potrebbe essere operativo, previa manutenzione ordinaria e se non inserito all’interno del pacchetto inverosimilmente sarà oggetto di interesse gestionale. Previa manutenzione ordinaria e accorciamento della fune di trazione, operazione che metteremo in essere il prima possibile, può risultare operativo e oggetto di interesse di eventuale gestore lo skilift Uranio-Giardina. Il bando di affidamento è in corso di intensa lavorazione".
 
Sono inoltre attivi i rapporti con la Regione Piemonte per accedere ai contributi pubblici previsti per gli impianti di risalita: “Attendiamo il bando specifico. Le sciovie Cardini offriranno, in caso di auspicabili condizioni nevose ottimali, la possibilità di sciare e divertirsi sul nostro territorio”.

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