Riceviamo e pubblichiamo.
Abbiamo appreso dagli organi di stampa della proposta di Cisl e Csa che, rispetto alla difficile situazione finanziaria del Sacra Famiglia di Mondovì, chiedono al Cda della struttura di farsi promotore nei confronti dei famigliari degli ospiti di anticipare il pagamento delle future rette. Lo diciamo chiaramente: non condividiamo tale proposta! Non la condividiamo perché l'attuale situazione economica delle famiglie, di tante famiglie, è oggi molto precaria e quindi si rischierebbe di metterle ulteriormente in difficoltà. Ma in secondo luogo, ed è per noi assolutamente importante, pensiamo che l'azienda pubblica di servizi debba essere sostenuta con i soldi pubblici, allo stesso modo con il quale si sta sostenendo il sistema sanitario.
Purtroppo invece ad oggi, neanche è chiaro come e quando verranno ripartite le risorse stanziate dalla Regione; risorse che comunque rischiano di essere del tutto insufficienti a rispondere alle difficoltà in cui versano le RSA. Ma ancora, oltre alla risposta di tipo economico, è necessario avviare da subito una riflessione che coinvolga anche l'Asl Cn1 perché continuiamo a pensare che presìdi pubblici come il Sacra Famiglia vadano messi in rete al fine di rispondere sempre di più e meglio ai bisogni dei cittadini e del territorio. Crediamo quindi che ciascuno debba fare la propria parte. Abbiamo salutato con favore e ringraziamo i donatori privati che hanno permesso di pagare il saldo delle tredicesime ai dipendenti, ma non pensiamo che si possa proseguire sulla strada dell'improvvisazione e della disponibilità dei volenterosi.
Se si ritiene che quello della non autosufficienza, così come tutto l'ambito del socio-assistenziale e socio-sanitario siano una priorità, tanto più in una fase storica come quella che stiamo vivendo, è fondamentale che i servizi che vengono erogati possano essere sostenuti, pena accorgerci che nel momento in cui la crisi sanitaria legata alla pandemia cesserà, le restanti ed altrettanto importanti emergenze saranno state “lasciate indietro” con tutto quello che questo potrà comportare.
Un contesto che va affrontato e non è più rinviabile. A partire dalla Regione, è necessario prendere in mano la situazione perchè ogni giorno che passa rischia di diventare più complessa e di scaricarsi, come troppe volte succede, sulle fasce più deboli della popolazione, in primis ospiti e familiari, oltre che sui lavoratori.
Segreteria Provinciale FP CGIL di Cuneo