Atti vandalici, disturbo della quiete pubblica, furti nelle abitazioni e negli orti si sono susseguiti in questi ultimi mesi nella città di Ceva, preoccupando i cittadini ed abbassando la sicurezza, sia quella reale che quella percepita.
Atti di microcriminalità che rappresentano una criticità importante, per una cittadina come Ceva e mina la serenità del vivere dei cebani. Per impedire ad una simile criticità di diventare ancora più grande e quindi di difficile gestione, il sindaco Vincenzo Bezzone ha voluto agire con tempestività, rivolgendosi alle istituzioni preposte alle sicurezza pubblica. Ha quindi richiesto un incontro al prefetto Fabrizia Triolo che - con grande comprensione e tempestività - ha immediatamente convocato un tavolo sulla sicurezza, mirato alla raccolta dei dati, all’analisi della situazione cebana e alla predisposizione di un piano coordinato di prevenzione, controllo, deterrenza e repressione.
“Ringrazio anzitutto Sua Eccellenza il prefetto per aver ascoltato e accolto l’istanza che, con preoccupazione, le ho rivolto - dice il primo cittadino Bezzone -. Così come ringrazio a nome della città il Questore e il Comandante provinciale dei carabinieri, per il livello di attenzione che so aver già posto in atto. Il problema della microcriminalità e dei furti nelle abitazioni purtroppo non è di facile soluzione, tuttavia l’innalzamento del livello di presenza delle forze dell’ordine coordinata sul territorio, preceduto da un lavoro conoscitivo e di prossimità, è garanzia non solo di una maggiore sicurezza percepita, ma anche di una forma di deterrenza, oltre che di repressione. Perché Ceva - conclude Bezzone - merita di essere vissuta con serenità da parte di tutti. E raccomando a ogni cittadino, anche attraverso le segnalazioni agli uffici comunali, alla mia mail, a vigili urbani, carabinieri e polizia, di farsi parte attiva per contribuire a rendere più vivibile e sicura la nostra città”.