SALUZZO - A Saluzzo è nata l'associazione culturale "Area Vasta"

Si tratta di un’iniziativa di cittadinanza attiva, trasversale e apartitica. La formalizzazione conclude un percorso di studio e osservazione iniziato nella primavera scorsa

23/10/2023 09:14

Mercoledì 18 ottobre a Saluzzo si è formalmente costituita l’Associazione culturale di idee indipendenti Area Vasta. Si tratta di un’iniziativa di cittadinanza attiva, trasversale e apartitica. La formalizzazione di mercoledì scorso conclude un percorso di studio e osservazione iniziato nella primavera scorsa, che è partito dalla mappatura del territorio e da un’analisi dei fabbisogni territoriali per arrivare a produrre questo “think tank” (serbatoio di idee) progettuale. L’art. 2 dello statuto esplicita l’obiettivo dell’Associazione Area Vasta: “Produrre istanze di rappresentanza territoriale e progetti di politiche pubbliche da portare sui tavoli istituzionali locali, regionali, nazionali e internazionali finalizzati alla valorizzazione del comprensorio storico territoriale del Saluzzese, inteso come la città di Saluzzo, la Valle Po, la Valle Varaita, la Valle Bronda, l’Infernotto, i comuni della pianura tradizionalmente gravitanti come servizi e funzioni su Saluzzo, nonché i territori limitrofi, con particolare riferimento alla pianura saviglianese. Sarà cura dell’Associazione sviluppare anche eventuali progettualità in dialogo con altri ambiti territoriali limitrofi valutando di volta in volta i contesti territoriali maggiormente rispondenti alle specifiche esigenze di un particolare tema, progetto o materia da trattare”. Il termine scelto Area Vasta ha un doppio significato, perseguendo in entrambe le accezioni l’obiettivo dell’unione e il superamento delle divisioni. Da un lato area vasta perché il termine indica un’apertura trasversale verso il maggior numero possibile di cittadini e realtà associative del territorio. Dall’altro area vasta perché, appunto, assume un significato di rappresentanza territoriale sovracomunale definendo un bacino storico di riferimento: il Saluzzese, le Valli del Monviso e il Saviglianese. Dieci i soci fondatori dell’Associazione, che formano il direttivo provvisorio nei primi 12 mesi del sodalizio: Nando Arnolfo, Osvaldo Bellino, Lorenzo Civalleri, Giovanni Damiano, Pietro Delgrosso, Francesco Macchioni, Giacomino Matteodo, Massimiliano Pellerino, Paola Sanzonio, Guido Rossi. Requisito comune di tutti i fondatori: non avere tessere di partito. Proprio per il carattere trasversale del sodalizio lo statuto dell’Associazione stabilisce, infatti, che non possano far parte del direttivo dell’Associazione persone appartenenti a partiti o movimenti politici. Presidente è stato nominato Pietro Delgrosso, ingegnere e noto imprenditore saluzzese titolare dell’azienda che ha realizzato la prima comunità energetica in Italia. Tesoriere Nando Arnolfo. Il direttivo provvisorio durerà al massimo un anno, poi sarà convocata la prima assemblea dei soci che eleggerà il direttivo ordinario con durata triennale.
 
Sono stati definiti anche i primi incarichi organizzativi temporanei: Massimiliano Pellerino si occuperà di coordinare tecnicamente le proposte progettuali, mentre Lorenzo Civalleri seguirà in questa prima fase la gestione dei social network per la diffusione delle idee. Gli altri incarichi organizzativi e l’assegnazione del ruolo di segretario dell’Associazione verranno definiti nelle prossime settimane, in vista dell’apertura della campagna associativa, che si preannuncia intensa, alla luce dei positivi feedback già raccolti informalmente dalla cittadinanza. Per chi volesse aderire all’iniziativa sin da adesso l’Associazione ha già predisposto un indirizzo email dove richiedere informazioni associazioneareavasta@gmail.com e un numero di telefono (messaggi Whatsapp) 338 6339036. È stata fissata anche la data della presentazione pubblica, che avverrà nel pomeriggio di giovedì 30 novembre.
 
“L’idea è chiaramente quella di unire, in tutti i sensi - spiega il presidente Pietro Delgrosso -. I concetti di destra e sinistra, se forse possono avere ancora qualche valenza su temi di carattere nazionale ed europeo, sono del tutto anacronistici quando si affronta l’ambito delle politiche territoriali. La vera sfida attuale, ma soprattutto quella futura, è e sarà la costruzione di dinamiche tra sistemi territoriali, in competizione e in sinergia al tempo stesso. Da qui nasce l’idea di dare vita a questo serbatoio di idee che provi a sviluppare concrete proposte di politiche pubbliche e chieda rappresentanza ad un ambito territoriale che sfiora i 90mila residenti considerando lo storico bacino di gravitazione del Saluzzese e supera i 130mila residenti unito all’area di Savigliano e comuni limitrofi. Se non capiamo questo aspetto, se non saremo in grado di superare le divisioni intrinseche il declino del nostro territorio sarà irreversibile. Un territorio che tempo fa era centrale nelle dinamiche regionali e che da qualche decennio, purtroppo, ha iniziato un lento ma costante declino”.

c.s.

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