VENASCA - Anche le Acli contro la chiusura dell'Unicredit a Venasca: "Decisioni assunte sulla pelle delle comunità"

Ieri la protesta organizzata dal Comune e dall'Uncem. Il presidente provinciale Elio Lingua: "Smobilitazione che suscita sdegno"

17/10/2023 09:30

Le Acli provinciali Cuneesi hanno partecipato alla protesta di lunedì 16 ottobre per esprimere il sostegno dell’associazione all’Uncem e ai sindaci della valle Varaita, contro la chiusura di uno sportello bancario, che questa volta colpisce Venasca, paese che resterà completamente privo di agenzie di credito, a seguito della chiusura annunciata da Unicredit a partire dal 17 novembre. La valle Varaita ha già subito, nel tempo, un pesante ridimensionamento di sportelli da parte delle banche, basti pensare che a Piasco ne resta uno solo, e già a Brossasco, Rossana, Isasca, Melle e Frassino non ce n’è nemmeno uno.
 
Da tempo esprimiamo con forza la nostra contrarietà al fatto che nei piccoli paesi, in cui come Acli abbiamo dei circoli attivi, vengano meno i servizi che possono aiutare la popolazione a svolgere le loro attività consuete, rimanendo nelle proprie terre, senza che queste vengano completamente depauperate - dice il presidente della Acli provinciali Cuneesi, Elio Lingua -. Come Acli siamo a fianco dei sindaci e dell’Uncem nella protesta contro questo attacco alle comunità periferiche, contro una smobilitazione che suscita sdegno, e contro certe decisioni che vengono assunte senza possibilità di dialogo, sulla pelle delle comunità più piccole, che rappresentano un grande valore umano e culturale, oltre che, se adeguatamente sostenute, un ottimo strumento di rilancio economico”.
 
Si legge nel comunicato diffuso dalle Acli provinciali: "Nessuno deve restare indietro. Con le nuove tecnologie e le opportunità offerte dalle innovazioni che la ricerca ha messo in campo, è inaccettabile il continuo impoverimento delle montagne, per le quali, oltre alla conservazione del patrimonio storico e culturale, occorre spendere tutte le energie e utilizzare tutte le innovazioni che risultano necessarie, per salvaguardare i servizi alla popolazione e sviluppare un potenziale economico che finora non è ancora stato adeguatamente studiato e valorizzato".
 

c.s.

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