Nel 2015 la “storia” di Casteldelfino ha registrato una vertenza: la Prefettura di Cuneo e la Provincia di Cuneo da una parte, il piccolo Comune montano dall’altra. L’oggetto del contendere era stata l’assegnazione alla Provincia, da parte del Demanio dello Stato, dell’area deposito sale strutturalmente facente parte del complesso ex Caserma Bricherasio. Nella vertenza legale che ne scaturì, Casteldelfino con le sue ordinanze di demolizione annullate dal Prefetto perse e l’assegnazione dell’area del deposito sale, un rudere in evidente degrado e pericoloso per la pubblica incolumità, fu confermata definitivamente alla Provincia.
Scrive, in proposito, il sindaco Domenico Amorisco, che si rivolge al presidente Federico Borgna e a tutti i nuovi eletti: “Oggi è cambiata la situazione perché le ditte appaltatrici hanno l’obbligo di provvedere direttamente alla fornitura del sale per cui quella struttura fatiscente e pericolosa non ha più ragione di esistere”. L’appello del neosindaco Amorisco è preciso perché formula anche la proposta “di acquisire tali strutture e l’area sulla quale insistono per la relativa demolizione o, in alternativa, di aver in concessione in comodato d’uso dell’area deposito sale, ubicata nel complesso ex Casera di Bricherasio proprio all’ingresso del Centro Storico di Casteldelfino”.
“Sarà la volta buona per demolire un deposito sale che nell’uso è divenuto una discarica di materiali e non solo di materiali? Alla storia che sarà scritta da questi nuovi consiglieri provinciali l’ardua sentenza”, scrive Amorisco.