Raddoppiano le esportazioni Made in Italy in Usa con un aumento del 112% nel mese successivo all’entrata in vigore dell’accordo tra il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente Usa Joe Biden sulla sospensione di tutte le tariffe relative alle controversie Airbus-Boeing. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei paesi extra Ue ad aprile. Si tratta del primo mese dopo lo stop scattato l’11 marzo ai dazi aggiuntivi del 25% alle esportazioni in Usa di Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle e molto altro, tra cui rischiava di esserci anche il vino.
“Si tratta di una misura che ha colpito le esportazioni di prodotti agroalimentari nazionali minando le relazioni storiche tra Paesi alleati – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. Il superamento delle guerre commerciali è una necessità a livello globale per favorire il rilancio dell’economia e dell’occupazione . Con il nuovo presidente Usa, Joe Biden, occorre ora avviare un dialogo costruttivo tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia visto che, oltretutto, gli Stati Uniti rappresentano un importante mercato di sbocco per i prodotti Made in Piemonte, in particolare per il vino, al momento salvo dai dazi, le cui esportazioni hanno raggiunto i 200 milioni di euro. In questo contesto è importante la ripresa delle discussioni tra i rappresentanti sul commercio di Usa e Cina con il primo colloquio diretto da quando si è insediato Joe Biden”.