Riceviamo e pubblichiamo dal sindaco di Verzuolo Giancarlo Panero.
Tra pochi giorni è il 25 aprile, una data importante per Verzuolo e per il Paese: si celebra la Festa della Libertà, la Festa della Liberazione.
Il 25 aprile è il giorno in cui l’Italia si liberò definitivamente dalla dittatura nazifascista, grazie agli Alleati, ai Partigiani ed alle Partigiane. Una libertà che è nata proprio qui, sulle nostre montagne, grazie all’impegno dei giovani che si batterono contro il nemico. Quest’anno ricorre anche il 75° anniversario del Referendum con cui gli italiani, e per la prima volta le italiane, scelsero la Repubblica.
All’epoca il desiderio di pace e di libertà portava all’impegno per la nuova Italia che, dopo le atrocità, guardava al futuro ricco di speranza e di progresso. Oggi dobbiamo mettere il medesimo impegno per l’Italia che dovrà rinascere dopo la pandemia. Per dare il futuro alle nuove generazioni dobbiamo uscire insieme dalla crisi più profonda, dopo quella del 1945, che porta con sé conseguenze economiche e sociali.
Durante la Resistenza molti furono i giovani che abbracciarono l’impegno per la libertà: uomini e donne impegnati, sacrificati e caduti in modi diversi, ma con un ideale comune contro l’oppressione e l’obiettivo collettivo di contribuire alla libertà. Nel movimento partigiano confluirono, con coesione ed unità, persone di diverso orientamento politico ed ideale, di differente ceto sociale, uniti nella determinazione di riscattare la dignità del Paese, offesa dal regime e dall’occupazione straniera. Giovani che offrirono la loro vita per il nostro domani e che caddero a Boves, a Ceretto, a Valmala e in molti altri luoghi. Un sacrificio di sangue per scrivere la parola Libertà.
Ai nostri tanti cittadini e cittadine va il pensiero riconoscente di questa Amministrazione comunale e di tutta Verzuolo perché scelsero la Resistenza: seppero così intraprendere il desiderio di libertà e quindi di pace del popolo italiano. Quei giovani, successivamente, tradussero l’impegno nella passione civile in diversi ambiti: amministratori comunali, volontari, rappresentanti sindacali.
Ai giovani dico: quelle storie ci chiamano oggi, ci devono far dire no alla guerra, no al conflitto, no alla mancanza di rispetto delle regole civili, no alla limitazione della vera, unica Libertà! I martiri ci stimolano ad impegnarci per la pace, per il rispetto dei diritti, per ottenere l’eguaglianza e il dovere di essere pienamente cittadini. Dobbiamo sviluppare il capitale di libertà conquistato con la Resistenza, per la piena democrazia, per la lotta alle povertà e alle diseguaglianze che impediscono lo sviluppo sostenibile ed equo. E nell’unità nazionale attuale abbiamo una straordinaria opportunità: il progetto europeo.
L’Amministrazione comunale consegna come ogni anno la Costituzione ai 18enni, quali nuovi cittadini. Quest’anno nella mattinata del 25 aprile, che causa la pandemia purtroppo non possiamo celebrare solennemente, consegneremo la Costituzione, tramite il Consiglio Comunale dei Ragazzi, ai futuri scolari delle classi quinte delle tre scuole Primarie. A loro perché il prossimo anno scolastico, che si aprirà a settembre, possano leggerla, impararla e riflettere. La consegna delle Costituzioni non è l’unica iniziativa per il 25 Aprile. Il 20 aprile abbiamo organizzato un evento digitale con gli Istituti scolastici: il prof. Livio Berardo ha illustrato la tragedia dell’eccidio di Ceretto.
Eventi pensati con il cuore, la mente e lo spirito che però sottolineano gli effetti della crisi sanitaria come l’aumento della distanza. Noi adulti non possiamo togliere ai giovani, dopo l’emergenza scolastica con la DAD e l’aumento della disoccupazione, la speranza del futuro! Ricordiamoci, a proposito della Costituzione dell’articolo n. 3, la cui lettura potrebbe essere: “La libertà si realizza insieme a quella degli altri, rimuovendo gli ostacoli che di fatto limitano la libertà e l’eguaglianza”.
Come comunità verzuolese ci stiamo impegnando per la vaccinazione contro il Coronavirus, ma dobbiamo recuperare l’altro vaccino: la memoria storica. Le celebrazioni ridotte non devono essere travolte dall’indifferenza. Ricordiamoci che la memoria è scuola di pace, la storia è maestra di vita. Il 25 aprile ci fa riflettere sulla Libertà e ci prepara al 2 giugno, il 75° della Repubblica.
Il 25 aprile è la festa di Verzuolo unita, cioè una comunità in cui tutti quanti viviamo insieme in maniera solidale, convinti di fare il bene di ciascuno insieme al bene comune. Il 25 aprile è la festa di tutti gli Italiani, di tutti i Verzuolesi amanti della Libertà.
Quindi viva la Repubblica, viva la comunità Verzuolese, viva l’Italia!
Il Sindaco di Verzuolo
Giovanni Carlo Panero