"Enel distribuzione cambi idea sulla chiusura della sede di Saluzzo e sull’accorpamento a Savigliano, perché questa decisione rischia di provocare gravi disservizi per i cittadini del Saluzzese, in particolare nelle valli". Lo dichiara in una nota la Consulta dei sindaci del Saluzzese che si è confrontata sull’argomento nei giorni scorsi.
La notizia arriva alla vigilia del Primo maggio, Festa nazionale del Lavoro, e c’è il pericolo che abbia pesanti ripercussioni proprio sui lavoratori, sia su quelli di Enel distribuzione che dovranno cambiare sede, sia per tutti gli utenti del colosso italiano dell’energia che richiedono gli interventi e i servizi e si ritroverebbero con una sede più distante, con tempi più lunghi sia per le riparazioni, sia per raggiungere la sede stessa.
I sindaci del Saluzzese hanno inviato una lettera a Enel distribuzione per segnalare le possibili conseguenze. "C’è il rischio concreto di un impatto sui tempi di percorrenza – hanno argomentato -: 1 ora Savigliano / Valle Infernotto 50 km, 1 ora e 30 Savigliano / Valle Po 70 km, 1 ora e 30 Savigliano / Valle Varaita 70 km».
"Con la chiusura della sede di Saluzzo – aggiungono - si potrebbero verificare situazioni paradossali: la Valle Varaita si troverebbe alla stessa distanza da Savigliano come da Cuneo ed ai margini di entrambe le sedi; l’Infernotto si troverebbe ad essere più vicina alla sede di Pinerolo (16 km) che non a Savigliano (50 km). Ma Pinerolo fa parte di un’altra provincia e di norma non si effettuano interventi fuori provincia".