BROSSASCO - I forestali della Regione al lavoro nel vallone di Gilba in valle Varaita

Lungo il collegamento asfaltato di una decina di chilometri sono intervenute le squadre 103 e 109 della Valle Varaita, con la direzione dei lavori affidata a Stefanino Agù

14/05/2018 08:36

In Valle Varaita c’è una canalone laterale - il Vallone di Gilba - molto importante dal punto di vista viabile, ma anche turistico. Partendo da Brossasco si sale per una decina di chilometri asfaltati fino a borgata San Sisto. Poi, attraverso piste e sentieri forestali sterrati, percorribili a piedi o in mountain bike, si apre un ampio ventaglio di offerte. Un’opportunità è sfruttabile prima di raggiungere San Sisto, con il tracciato che porta a Frassino. Dopo la borgata, invece, raggiunto pian Pilone si può proseguire per Sampeyre oppure scendere a Sanfront o, transitando per il rifugio Bertorello, a Paesana. Infine, dallo stesso Bertorello è possibile salire agli impianti sciistici di Pian Munè.
 
Con il trascorrere del tempo, sulla riva di monte della via asfaltata sono cresciute molte piante che, dopo le intense nevicate degli ultimi anni, hanno iniziato a inclinarsi verso la strada, diventando pericolose per quanti dovevano passare. Il Comune di Brossasco ha emanato un’ordinanza per mettere in sicurezza il collegamento.
 
In alcuni tratti sono intervenuti i proprietari privati della scarpata. La parte più sostanziosa che rimaneva da sistemare ha visto all’opera i forestali della Regione con cinque addetti delle squadre 103 e 109 della Valle Varaita e la direzione lavori affidata a Stefanino Agù. Si è provveduto a tagliare a raso le centinaia di alberi in precarie condizioni di stabilità, tirarle sul manto stradale utilizzando il trattore con il verricello e poi spostarle, attraverso l’escavatore dotato di pinza da legno, in alcune aree adeguate dove è stato possibile tagliare i rami e depezzare i tronchi. Il materiale
è stato accatastato e lasciato a disposizione dei proprietari. Alle piante, pur vicine alla strada, ma ancora sane e diritte, sono stati tagliati solo i rami che “pendevano” sul manto asfaltato. 
 
Grazie ai due mezzi utilizzati - dice Agù - abbiamo potuto portare a termine, in tempi brevi, un lavoro non difficile, ma impegnativo. Se i forestali possono contare sulle attrezzature necessarie non hanno problemi a far valere la loro grande professionalità. Si è trattato di opere di manutenzione straordinaria. Adesso per qualche anno la strada è a posto”.
 
L’intervento è stato finanziato con le risorse regionali destinate ai forestali. “Come sempre - afferma l’assessore regionale alle Foreste, Alberto Valmaggia - le nostre squadre hanno dimostrato professionalità e impegno. Nell’ottica della prevenzione, il lavoro effettuato è stato molto importante perché ha ridotto sensibilmente i rischi legati alla sicurezza per quanti utilizzano la strada per i più svariati motivi: anche per fini turistici e sportivi”.

c.s.

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