Il Monviso si caratterizza per tre versanti principali esposti rispettivamente a nord est, nord ovest e sud, sui quali hanno sede alcuni ghiacciai che, in linea con quanto si sta verificando sull'intera catena alpina, hanno subito una marcata riduzione negli ultimi decenni e in alcuni casi sono addirittura spariti alla vista, rimanendo come residui di ghiaccio al di sotto delle coperture detritiche sciolte. Nel corso dell’autunno i tecnici di Arpa Piemonte hanno effettuato alcuni sopralluoghi diretti o indiretti sulla maggior parte di questi corpi glaciali per verificarne le condizioni attuali: grazie all'assenza di neve residua della stagione invernale precedente, le osservazioni effettuate fotografano la reale situazione dei ghiacciai del Monviso. Il resoconto è stato pubblicato sul sito internet dell’agenzia, dove sono visionabili anche le fotografie scattate durante le ispezioni.
Versante nord est
Sono due i ghiacciai su questo versante: il Coolidge Superiore, ubicato in piena parete, e il Coolidge Inferiore, posto al piede della stessa. Il ghiacciaio superiore nel 1989 fu interessato da un imponente crollo che riversò verso valle circa 200 mila metri cubi di ghiaccio. Ne avevamo parlato in
questo articolo la scorsa estate, dopo la tragedia della Marmolada.
Il Coolidge Superiore è costituito da due ripide placche di ghiaccio indipendenti che coprono attualmente una superficie di circa 3.500/4.000 m2 in un caso e di circa 9.500/10.000 m2 nell’altro: lo spessore è difficile da valutare ma non sembra superiore a 4-5 metri.
Per quanto riguarda il Coolidge Inferiore, la superficie un tempo occupata da questo ghiacciaio è quasi completamente ricoperta da detriti rocciosi; solo nella zona sommitale affiorano piccoli lembi di ghiaccio di spessore inferiore ai 2 metri che ancora nel mese di ottobre erano soggetti a fusione.
Versante nord ovest
Sul versante nord ovest del Monviso, che rappresenta il lato sinistro del Vallone di Vallanta, sono stati presi in considerazione il Ghiacciaio Vallanta Superiore (o del Triangolo) e il Ghiacciaio Vallanta Basso. Il primo, osservato solo da distanza a causa della sua collocazione impervia, seppure in contrazione risulta ancora ben evidente. Il secondo è invece ridotto a due piccole placche di ghiaccio poste a ridosso della parete rocciosa mentre il resto della superficie in origine glaciale è ricoperta da detriti.
Versante sud
I ghiacciai sul versante sud del Monviso, dove passa la via normale di salita alla punta, sono estinti: si tratta del Ghiacciaio di Viso e del Ghiacciaio Sella, le cui originarie superfici glacializzate sono ormai ricoperte da pietraie. Tuttavia, il passato glaciale di queste zone talvolta torna ad essere più evidente, come nel caso del Ghiacciaio Sella dove a monte del Bivacco Andreotti, a circa 3 mila metri di quota, probabilmente per effetto del forte riscaldamento della stagione estiva 2022, si è aperta una piccola grotta di ghiaccio.
Infine, degno di nota è il fenomeno che si sta verificando a 3280 metri di quota nella conca sottostante la Punta Fiume, dove ha sede un piccolo laghetto che fino a 10 anni fa era contornato da pietraie. Soprattutto nel corso dell’ultima stagione estiva, complici le temperature positive che si sono protratte in modo quasi continuativo per 6 mesi, sulla sponda occidentale del bacino lacustre è venuto alla luce il ghiaccio, su cui è impostato il laghetto e che rappresenta il residuo di un corpo glaciale ormai sepolto.