La Fiom Cgil ha reso noto che oggi, venerdì 9 ottobre, presso la sede dell’Unione Industriale di Torino, si è raggiunta l’intesa tra le organizzazioni sindacali, le RSU, la direzione della Mahle e la IMR.
L’intesa, dopo mesi di trattative, prevede il trasferimento di tutti i 266 lavoratori della Mahle alla IMR e il mantenimento dei siti produttivi di La Loggia e Saluzzo.
L’accordo è stato sottoscritto dopo l’approvazione dell’ipotesi nel corso delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori. Nel corso del primo semestre del 2021 riprenderanno le attività produttive con il progressivo rientro dei lavoratori sino al completo assorbimento di tutti gli attuali addetti.
L’intesa prevede inoltre l’applicazione a tutti i lavoratori del CCNL Metalmeccanici industria e le tutele dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori ante Jobs Act. Bruno Ieraci, responsabile Mahle per la Fiom di Torino, e Pierandrea Cavallero, responsabile Mahle per la Fiom di Cuneo, commentano: “Si tratta di un accordo positivo, raggiunto dopo le lotte dei lavoratori e lunghe trattative, che prevede un processo di reindustrializzazione finalizzato al mantenimento di tutti i posti di lavoro. Tale intesa dovrà essere naturalmente verificata sino alla completa realizzazione del piano industriale allegato all’accordo”.
Questo il commento dell’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino: "Grande apprezzamento e soddisfazione per la serietà dimostrata da IMR Group che ha mantenuto puntualmente gli impegni assunti, con un progetto serio e di prospettiva approvato anche dalle parti sociali. Si tratta di un fatto molto importante, perché se una realtà come IMR, con 2200 dipendenti e un fatturato di 330 milioni di euro, decide di portare avanti un’operazione del genere, significa che il Piemonte e, in particolare, la sua vocazione per l’automotive, sono ancora attrattivi. Il fatto poi che questa operazione sia stata perfezionata in tempo di Covid assume un significato ancora più importante. Significa che possiamo guardare davvero al futuro con realistico ottimismo, forti del know how dei nostri lavoratori e delle nostre imprese".