Si terrà il 30 gennaio al Ministero dello Sviluppo economico la riunione del tavolo di crisi riguardante la Mahle di Saluzzo e La Loggia: è il risultato ottenuto dal presidente della Regione, Alberto Cirio, che ha contattato direttamente il ministro Patuanelli durante l’incontro avuto con una delegazione di lavoratori delle due aziende insieme all’assessore al Lavoro, Elena Chiorino. Ai presenti Cirio aveva assicurato che “la Regione non accetterà altra soluzione che non sia la revoca del licenziamenti, per consentire il tempo necessario al salvataggio degli stabilimenti. Che si tratti di una riconversione, ipotesi per cui chiediamo all'azienda di chiarire quanto questa possibilità sia fondata, o di qualunque altra strada percorribile”.
“Ognuno deve fare la propria parte - ha sostenuto Chiorino - Chiederemo che siano rappresentati tutti i soggetti coinvolti, compresa la Provincia di Cuneo, la Città Metropolitana e i Comuni di La Loggia e Saluzzo. Quando si tratta di difendere il lavoro non possono esserci divisioni politiche o istituzionali, ma occorre agire tutti nella stessa direzione per raggiungere gli obiettivi”.
La multinazionale tedesca vorrebbe chiudere le due fabbriche perché la riduzione del livello di ordini a livello europeo, soprattutto nella produzione di motori diesel, ha notevolmente ridotto la capacità utilizzata. A rischio ci sono 450 posti. Se non sarà raggiunto un accordo il 7 febbraio scatteranno i licenziamenti.