SALUZZO - "Il clima cambia, va cambiata anche l'agricoltura perchè possa adattarsi"

Il circolo saluzzese di Fratelli d'Italia: "Dichiarare l’ennesimo stato di calamità naturale rischia di essere miope"

Redazione 03/08/2021 08:16

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Il saluzzese registra una stagione agricola disastrosa. Non solo, agli albori della primavera, forti ghiacciate notturne hanno decimato i possibili raccolti; in questi giorni le grandinate copioso e di notevole dimensione hanno spazzato via buona parte di quanto sopravvissuto. Il settore agricolo ne esce con le ossa rotte, in un periodo già notevolmente complicato a causa della situazione pandemica. Di fronte a questi eventi, è essenziale ricordare come l’agricoltura sia il traino ed il volano dell’economia territoriale, imprescindibile nel funzionamento dei meccanismi di economia circolare. Riteniamo sia urgente attivare i meccanismi d’intervento di supporto economico per supportare parte dell’ammonto delle perdite. Dichiarare l’ennesimo stato di calamità naturale, tuttavia, rischia di essere
miope rispetto ai cambiamenti climatici in corso, che stanno andando a mutare la geografia stessa delle nostre coltivazioni.
 
Assieme al clima, va cambiata l’agricoltura perché la stessa possa adattarsi. In questo senso l’agricoltura deve essere posta al primo piano dell’agenda politica ed economica del territorio e, crediamo, nazionale. Una sfida da vincere, ricordando che senza agricoltura c'è abbandono di un'intera parte d'Italia, c'è spopolamento e c'è dissesto idrogeologico. Occorre quindi modellare un nuovo sistema, basato sulla biodiversità e che veda collaborare gli enti assieme con i produttori e gli imprenditori agricoli. Un percorso che certamente non può essere rimandata, anche in seno all’evidenza che sia insostenibile passare da, pur necessari, per un continuo di stati di calamità, col rischio di essere miopi nell’intervento su di una nuova normalità.
 
Fratelli d’Italia del Saluzzese

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