La strada provinciale che risale la valle Varaita ha nel Colle dell’Agnello uno dei valichi internazionali del Piemonte, tra l'altro il più alto valico fra due paesi delle Alpi con i suoi 2744 metri; è una strada turistica, di un colle turistico, in quanto nel trimestre estivo genera presenze e ritorni economici sull'intera valle e sull'area del saluzzese, grazie al passaggio di numerosissimi ciclisti e motociclisti. E’ proprio alla luce della sua spettacolarità e delle incredibili pendenze degli ultimi 10 km di ascesa al Colle dell'Agnello che il giorno 30 maggio si correrà su questa strada la tappa decisiva del Giro d'Italia in quella che sarà l’unica piemontese del 2020 la Alba-Sestriere, e la penultima della corsa rosa.
“Il 30 maggio – spiega il consigliere regionale Paolo Bongioanni - sarà quindi un grande momento mediatico per tutto il territorio del Piemonte che presenterà al pubblico internazionale tre eccellenze del nostro territorio, la capitale dell’enogastronomia Alba, una delle capitali dello sci Sestriere e l’ascesa più spettacolare d’Italia come pendenze: il Colle dell’Agnello. Alla luce del fatto che la regione Piemonte investe oltre 200 mila euro di diritti presso la società RCS proprietaria del giro d'Italia per assicurarsi detta tappa, risulta indispensabile che l'immagine ed il ritorno mediatico siano positivi a 360 gradi, non possiamo permettere che l’evento con il più alto ritorno mediatico del 2020 in Piemonte possa essere un boomerang negativo per il nostro territorio alla luce del fatto che lo stato del manto stradale dall'abitato di Sampeyre fino alla borgata di Chianale (sp 105), per circa 15 km, dove inizia l'ultima ascesa al colle dell'Agnello si trova in uno stato pessimo, con buche e rotture, che aumenteranno ancora la prossima primavera dopo il disgelo e che creeranno problemi alla viabilità, ma soprattutto enormi difficoltà nel passaggio dei corridori della corsa rosa.
Proprio in quest'ottica, recentemente, il comune di Casteldelfino, su iniziativa del sindaco Alberto Anello, ha approvato un ordine del giorno per chiedere la dismissione della strada provinciale 8 cedendola all'ANAS, ed il presidente della provincia di Cuneo Borgna ha richiesto aiuto, cosciente della problematica, presidente che ringrazio per l’immediato segnale di attenzione dopo la mia interrogazione di alcune settimane fa sulla strada provinciale delle terme di Valdieri.
La risposta che ribalta la responsabilità sulla provincia, non tiene conto della situazione delle province stesse a seguito della legge Delrio, così si rischia di vanificare un importante sforzo economico e creare un danno d’immagine. Ho quindi immediatamente chiesto, al governatore Alberto Cirio un incontro con l’assessore competente, alla sua presenza e a quella del presidente della provincia Borgna, per trovare una risposta al problema, mentre continuerò la battaglia a difesa delle province soprattutto per evitare che vengano sottratti gli introiti che ci spettano per i canoni idrici, che devono diventare “linfa” per i territori ”.