SALUZZO - Il presidente di Confcommercio Saluzzo fa il punto dopo le feste: "Un Natale decisamente sottotono"

Il commento di Danilo Rinaudo: "Le decisioni del Governo danneggiano il negozio di vicinato, a favore del mondo dell'online"

Danilo Rinaudo

10/01/2022 13:45

Questo è di certo stato un Natale decisamente sottotono”. Con questa premessa Danilo Rinaudo, presidente di Confcommercio Saluzzo e zona, ha esordito palesando una situazione sotto gli occhi di tutti. “Il periodo caratterizzato da una forte incertezza non ha minimamente aiutato il mondo del commercio. Moltissime attività commerciali - asserisce Rinaudo - hanno lamentato una situazione di stallo fino alla settimana antecedente al Natale, chiaro sintomo di una paresi del sistema, in attesa di nuovi decreti e normative per regolare le festività. Chi andrebbe a comprarsi un abito nuovo sapendo di non poter uscire da casa? È proprio questo lo spirito con il quale ha agito il cliente, un’attesa che si è protratta fino al limite delle tempistiche, stessa cosa avveratasi anche per il capodanno. Ora è giunto il tanto atteso periodo dei saldi, momento non molto remunerativo per i negozianti, i quali piuttosto di riuscire a vendere l’invenduto cercano di abbassare per quanto più possibile i prezzi andando incontro alle esigenze del cliente. La speranza per questo momento – continua il presidente Rinaudo – è proprio questa, ossia la volontà di smuovere un minimo il commercio, seppur considerando tutta una serie di situazioni e del contesto storico in cui viviamo. L’abbassamento dei prezzi non tiene comunque conto del rincaro delle bollette e dei servizi, situazione che i negozianti sono costretti a subire senza poter fare nulla, in attesa di un promesso intervento da parte del governo".
 
Sempre parlando di scelte governative – aggiunge il Presidente di Confcommercio Saluzzo e zona – "trovo completamente irrispettoso e sprovveduto, prendere una decisione come quella dell’esclusione da tutte le attività che non siano servizi alla persona, per i soggetti non aventi il Green pass base, non tanto per la scelta in sè, relativa alla campagna vaccinale, quanto al grande danno che ancora una volta ricadrà nelle tasche dei commercianti. Mi stupisce che un sistema governativo possa prendere ed approvare decisioni come questa, senza considerare le conseguenze che tali scelte andranno ad apportare. Ancora una volta, si andrà a danneggiare il negozio di vicinato a favore del mondo dell’online, già fortemente avvantaggiato in termini fiscali e non solo. Ribadisco che la mia non vuole essere una presa di posizione nei confronti della vaccinazione ma solamente una constatazione del danno arrecato ad un settore che mi trovo a rappresentare, anche e soprattutto perché i negozianti hanno tutt’altri problemi da affrontare, piuttosto che dover gestire assembramenti nei propri locali. Purtroppo” .
 

c.s.

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