La sala consiliare del Municipio di Sampeyre, allestita a spese del Comune a punto vaccinale, doveva servire per vaccinare gli over 70 dell’alta valle Varaita
da Frassino a Pontechianale. Le operazioni svoltesi con la somministrazione della prima dose si sono svolte il 17 aprile scorso dando appuntamento al 10 luglio prossimo per la seconda dose. L’Asl CN1, però, ha chiesto di riattivare il punto vaccinale anche per la fascia 60-69 anni che si svolgerà nella mattinata di sabato 29 maggio dalle ore 9 alle 12.30. Vi potranno accedere i cittadini che sono iscritti dai rispettivi medici di base.
Il sindaco di Sampeyre Domenico Amorisco commenta: “La nobiltà del gesto dell’istituzione di un punto vaccinale è un aiuto per combattere il Covid e noi siamo orgogliosi di averlo fatto e di continuare a farlo. Ben vengano dappertutto queste iniziative, ma in alcuni casi questa nobiltà del gesto viene oscurata da norme comportamentali di alcuni amministratori soggetti a dura critica. A Venasca il punto vaccinale è stato istituito con delibera dell’Unione Montana Valle Varaita per vaccinare, si suppone, presso la sede di Frassino, che ha stanziato fondi per l’allestimento dei locali, ma non si sa per quale motivi quei fondi sono stati dirottati per i locali del Municipio di Venasca. Questi sotterfugi sono inaccettabili nella lotta al Covid-19. Chiederemo uguale trattamento perché la popolazione dell’alta valle Varaita non è di categoria B rispetto a quella della bassa valle solo perché il suo presidente vuol fare cassetta per il proprio Comune”.