L'ex Tribunale di Saluzzo torna alla ribalta delle cronache locali come 'simbolo' del degrado. A puntare i fari sull'edificio abbandonato dopo la soppressione dei piccoli tribunali è Ance, l'associazione dei costruttori edili, che lo scorso venerdì pomeriggio ha inviato una delegazione in corso Roma per contornare l'edificio con del nastro giallo e nero, lo stesso della 'scena del crimine' dei polizieschi americani.
L'occasione è stata il lancio della campagna #bloccadegrado, la mobilitazione nazionale partita da Genova per segnalare le situazioni di incuria e abbandono in cui versano città, infrastrutture, scuole e spazi verdi. Il paradigmatico caso del palazzo di Giustizia all'ombra della Castiglia, abbandonato dopo la soppressione degli uffici giudiziari facenti capo al circondario di Saluzzo, accorpati al Tribunale di Cuneo, calza a pennello per dare il via all'iniziativa dell'associazione della presidente cuneese Elena Lovera.
L'immobile è di proprietà del Comune di Saluzzo che nel 2016 ha presentato istanza alla Conferenza permanente presso il Tribunale di Cuneo per il riutilizzo delle parti dell’edificio rimaste inutilizzate, per la riallocazione di uffici pubblici di diverse amministrazioni, alla ricerca di spazi per il mantenimento dei servizi pubblici in Città, tra le quali la Polizia Stradale e l’ Asl Cn1, ma per il momento non si è mosso nulla. “Vorremmo dare una nuova vita all’ex Tribunale, ma il Comune non può mettere mano a nulla, perché il Ministero non dà l’autorizzazione -spiega l'assessore saluzzese Attilia Gullino -. Nonostante reiterate richieste, non abbiamo ancora trovato l’interlocutore con cui affrontare la situazione”. “Lo stabile, di oltre quattromila metri quadri, che era circondato da negozi che avevano un’attività correlata alla vita del tribunale, oggi è desolatamente vuoto” le eco la Lovera.
Ance Cuneo ha inaugurato la pagina Facebook per rendere ancora più virale la comunicazione e coinvolgere non solo i media, ma anche i cittadini. Ovviamente non c'è solo l'ex palazzo di Giustizia del Marchesato: “L’obiettivo – commenta la presidente degli Edili Cuneesi -, è quello di contrastare l’assenza di interventi di tutela del patrimonio pubblico, dagli edifici alle strade, dai monumenti ai paesaggi, sollecitando le coscienze e le istituzioni contro il degrado e la burocrazia. La mobilitazione punta a diffondere video e immagini di strade, edifici e luoghi in cui è necessario intervenire e chiede ai cittadini di fare altrettanto, inviandoci foto e video che documentino lo stato di abbandono”.
“Puntiamo sui social media, un mondo lontano dalla concretezza del nostro lavoro, ma fondamentale per condividere questo messaggio e diffondere una nuova consapevolezza – prosegue - . Vogliamo che i siti e le pagine dedicate al “#bloccadegrado” diventino un interlocutore quotidiano a cui i cittadini si sentano liberi di portare le loro segnalazioni. L’obiettivo è raccogliere queste informazioni per realizzare una piattaforma e avviare progetti e piani strategici, di cui le nostre città e i nostri territori hanno bisogno più che mai. Dove c’è mancanza di pianificazione, non è pensabile che le aziende abbiano interesse a svilupparsi, aspetto che è fondamentale per la crescita del territorio”.