La Regione Piemonte chiede al Governo di autorizzare gli sport di contatto e l’attività sportiva amatoriale. Il presidente Alberto Cirio e l’assessore allo Sport, Fabrizio Ricca, hanno inviato al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, una lettera con la quale fanno presente che “si sta verificando una anomalia normativa che genera notevoli criticità sul territorio” in quanto “la procedura individuata nel decreto dell'11 giugno è divenuta sostanzialmente impraticabile. Il Comitato tecnico scientifico nazionale, infatti, ha già espresso parere contrario alla ripresa della pratica sportiva. Per cui, dal momento che il Dpcm vincola l'autorizzazione delle Regioni a una specifica valutazione del Ministero e dell'Autorità di Governo, di fatto la possibilità reale di autorizzare la pratica sportiva dei popolari sport di contatto è preclusa. Si sta imponendo, infatti, un divieto ad attività essenziali al benessere psico-fisico della collettività”.
Cirio e Ricca esprimono anche preoccupazione per “il rapido deterioramento della rete di associazioni sportive dilettantistiche sul territorio, alle quali non sarà particolarmente utile destinare misure di sostegno per le loro attività se continuerà ad essere negata la possibilità di operare”.
A sostegno della loro richiesta, Cirio e Ricca scrivono che “la situazione epidemiologica del Piemonte è in costante miglioramento, come confermato anche dall'ultimo report settimanale n.6 di monitoraggio della Fase2 trasmesso dal Ministero della Salute” ed “appare compatibile con la possibilità di autorizzare la pratica degli sport di contatto e che attende soltanto la vostra validazione ministeriale".