SALUZZO - "La vacanza italiana", il nuovo romanzo di Gian Maria Aliberti Gerbotto

In libreria l'ultima fatica dello scrittore saluzzese

19/11/2016 16:08

 
"La vacanza italiana” è il romanzo che conferma le doti anche narrative del giornalista Gian Maria Aliberti Gerbotto.”. Scrive nel retro di copertina Antonio Bozzo del Corriere della Sera. Fu proprio lui, Bozzo, che credendo in Aliberti e prendendolo sotto la sua direzione al settimanale del noto quotidiano milanese, dieci anni fa, offrì la svolta professionale al 44enne saluzzese, dandogli la possibilità di passare dai settimanali di gossip per cui scriveva allora, ai giornali più prestigiosi sino poi ad arrivare anche a Panorama e L'Espresso.

Nel “sequel” de L'Ordine del vero (dalla cui trama il nuovo libro è però completamente autonomo e slegato), il romanzo con cui l'anno scorso Aliberti, dopo numerosi libri dedicati al mondo dei vip, ci stupì confezionando un thriller d’azione fitto di misteri e oscuri riti esoterici, ci saranno anche tantissimi nomi della provincia Granda.

“Il mio personaggio, John Alberti, ora viene in Italia, più precisamente nel saluzzese per concedersi una vacanza sabbatica dopo i drastici episodi, narrati nel mio precedente romanzo, che hanno sconvolto la sua vita a New York.”.  Ci racconta lo scrittore. Ed è così che il nuovo libro sarà una vera carrellata di volti noti e meno noti del luogo. Per gli amanti del gossip cittadino, ecco servito un motivo in più per leggerlo. Alcune scene sono anche ambientate nei più conosciuti locali della zona, dal saluzzese bar Beppe al circolo Interno 2, piuttosto che all'Enoclub di Alba, il caffè Converso di Bra o il Cuba di Cuneo. 

“La storia parte da una banale attrazione fisica fra un noto anchorman americano in volo verso l’Italia e un'avvenente hostess. A prima vista sembrerebbe addirittura un romanzo d'amore. Ma pagina dopo pagina, tra un bicchiere di Barolo e una visita ai più bei monumenti piemontesi, una serie di minuscoli dettagli fa crescere intorno al protagonista la sensazione che qualche cosa non torni... Il povero turista si troverà ben presto al centro di una macchinazione ben più grande di lui.”.  Scrive Marco Berry, storico inviato de Le Iene, e poi conduttore di Mistero, sempre su Italia 1, nella Prefazione del libro.

Il nuovo romanzo di Gian Maria Aliberti Gerbotto è anche un esperimento di autofiction nel quale il coprotagonista è un personaggio che ha lo stesso nome e la stessa vita dell’autore. Tutto inizia quando John è in aereo alla volta dell’Italia, dove intende trascorrere un vacanza nei luoghi d’origine della sua famiglia e dove risiede appunto il cugino Gian Maria, giornalista come lui. 

L’incontro folgorante con la bella hostess Cristina, l’atterraggio di emergenza causa un presunto allarme attentato, movimentano il suo  viaggio, ma ritardano soltanto di qualche ora il suo arrivo a Torino. Qui, il cugino saluzzese entra in scena in veste di guida e intrattenitore del turista americano, lo introduce nei suoi ambienti, gli presenta amici e parenti, ma soprattutto gli fa conoscere le bellezze e le prelibatezze del Piemonte e i locali più in vista. 
Ma i contatti con Cristina sono rimasti attivi, grazie ai social, e John approfitta di un impegno del suo cicerone per correre a Montecarlo dalla sua sexy hostess, che dopo una rovente notte d’amore cerca però di coinvolgerlo in una relazione più stretta di quanto lui non avesse immaginato.

Tornato dal cugino italiano, John riprende la vita pulsante dei giorni precedenti, ma l’improvviso silenzio di Cristina e la successiva notizia secondo la quale la donna è improvvisamente morta, lo turbano. Si precipita a Monaco per il funerale, ma non trova nessuno in grado di spiegargli la causa del decesso. 
Le sequenze finali aprono nuovi scenari legati alla causa della scomparsa di Cristina svelando un quadro inquietante legato al potere planetario delle multinazionali.

Il libro (dal prezioso editing del torinese Massimo Tallone) è già in vendita in libreria al prezzo di 14 euro. 
La copertina del romanzo nasce da un'idea dell'avvocato saluzzese Ferruccio Calamari ed è poi stata realizzata dal fotografo Davide Tolis, dello Studio L'immagine di Saluzzo. 

 
 
 
L'AUTORE. Gian Maria Aliberti Gerbotto, giornalista e scrittore saluzzese, è nato nel 1972. 
Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, é stato professore a.c. nei Master in "giornalismo e comunicazione" dell'Università del Piemonte Orientale.
Iscritto all'Ordine nazionale dei Giornalisti, nella sua carriera ha collaborato a lungo con il settimanale del Corriere della Sera; le pagine Periscopio di Panorama, le rubriche Antenna de La Stampa e Indiscreto di Tv Sorrisi e Canzoni. Ha scritto per L’Espresso, Capital, Oggi, Specchio, Telesette, Donna Moderna, Cosmopolitan, Max, GQ, Gente... Celebre la sua decennale rubrica di interviste indiscrete su Vanity Fair. Ha lavorato anche per la radio e la televisione Sky TG24.
Nel 2002 ha pubblicato, allegato ad un noto mensile, un libro d'interviste ai vip (Ed. Futura-Jackson); nel 2006 Visti da vicino (Fusta) - Prefazione Alain Elkann; n2007 Il Vippaio - Pref. Maurizio Costanzo (Piemme) entrambi a favore della Ricerca sul Cancro; nel 2009 Strano Amore - Pref. Franca Rame (stampato da Mondadori) pro lotta all'Aids. Nel 2011 Il metodo antisfiga - Pref. Lino Banfi e Card. Ersilio Tonini, (distribuito da De Agostini), e nel 2014 Sopravvivere ai rapporti di coppia - Pref. Emilio Fede (distr. da Rizzoli) ancora per beneficenza. L'Ordine del vero - Pref. Roberto Giacobbo, edito nel 2015, è il suo primo romanzo. Questa estate è uscito Basta Partire - Pref di Camila Raznovich (distribuito e promosso da Rcs). Dal 2013 è anche sul web con il sito scaramanzievip.it linkato a quello di Vanity fair. Vive in Pimonte nel castello di Envie. (FONTE WIKIPEDIA)

c.s.

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