Dopo mesi di lotta qualcosa inizia a cambiare, sostengono i sindacati che rappresentano i lavoratori precari del Pastificio Giovanni Rana di Moretta. Nel corso di un incontro con le istituzioni, voluto da Nidil Cgil e Uiltemp, l’azienda ha assunto l’impegno di incrementare le assunzioni dirette a tempo indeterminato, riducendo il precariato in fabbrica nel corso e investendo nello stabilimento di Moretta 150 milioni di euro.
“Questo è quanto ci è stato comunicato dal presidente della Provincia nei giorni scorsi” fanno sapere Sonia Della Pia e Sophia A. Livingstone (Nidil Cgil) ed Erisildo Kurti (Uiltemp): “La lotta dei lavoratori precari di questi mesi, le prime cause presentate e le segnalazioni agli uffici ispettivi per rivendicare l’applicazione della legge sulla parità di trattamento economico, del giusto inquadramento professionale e le assunzioni stabili hanno portato i primi risultati”.
Alberto Venturini, direttore degli stabilimenti produttivi Rana, non ha ancora dato la sua disponibilità ad incontrare le sigle sindacali: “Chiede altri dieci giorni di tempo per valutare la nostra richiesta di riprendere le trattative con il sindacato dei precari, che rappresenta la maggioranza degli occupati della fabbrica, e per comunicare comunque il piano di assunzioni nei prossimi mesi, piano che valuteremo con grande attenzione. Ci auguriamo che anche grazie all’intervento delle istituzioni riprenda il confronto con Nidil e Uiltemp: non incontrare chi rappresenta oltre il 65% di lavoratori sarebbe incomprensibile per tutti”.
Nel frattempo, i precari mantengono lo sciopero ad oltranza sull'ultimo turno della flessibilità del sabato, a sostegno delle richieste presentate, senza però decidere altre iniziative: questo come segno della disponibilità a raggiungere un accordo e chiudere la vertenza con la direzione. Le rivendicazioni riguardano l’assunzione con criterio di maggiore anzianità (“abbiamo chiesto che vengano assunti tutti i lavoratori che lavorano in Rana da più di quattro anni e un percorso definito per gli altri” spiegano i referenti), il riconoscimento dei livelli per i macchinisti e i capi squadra, carrellisti e referenti, il pagamento degli arretrati e la risoluzione dei problemi di sicurezza sul lavoro.
“C’è bisogno però - sottolineano Cgil e Uil - di continuare con un impegno comune tra sindacato ed istituzioni, per far sì che quanto l’azienda ha dichiarato si concretizzi e si riprendano normali negoziati. Per questo riteniamo importante la firma di un verbale che riporti gli impegni assunti dall’azienda e l’impegno di Provincia e Comune a seguire l’evolversi della situazione. La stabilità occupazionale è una cosa importante per i lavoratori ma anche per chi guida un territorio, dove a fronte di una buona situazione economica purtroppo la precarietà regna, causando tanti problemi a chi lavora”.