La legge sui Comuni, nota come Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, Decreto legislativo risalente a 18 anni fa e contrassegnato con il numero 267 del 2000, stabilisce che “Il comune e la provincia hanno un segretario titolare dipendente dall'Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali”. Ma oggi nella provincia di Cuneo (e non solo), i piccoli Comuni non riescono ad avere un segretario neanche in “comproprietà” perché nell’Albo dei segretari comunali e provinciali del Piemonte gestito dalla ex Agenzia presso la Prefettura di Torino non ci sono più segretari per eventuali assegnazioni presso questi piccoli Comuni.
I piccoli Comuni all’incirca 139 (sotto i 1000 abitanti) dei 250 della provincia di Cuneo hanno grandi difficoltà a portare avanti le proprie attività politico-amministrative per la mancanza del segretario comunale. E si devono accontentare, se sono fortunati, di un servizio a scavalco di un segretario che ha la titolarità o la gestione associata di tre o quattro Comuni con la sua presenza in ufficio con il contagocce. Sull’argomento è intervenuto un segretario comunale in pensione che conta un servizio di oltre 36 anni nel comune di Sampeyre e che, per di più, ha collezionato ben sette mandati di sindaco presso vari altri Comuni della Valle Varaita ed oggi all’ottavo mandato essendo sindaco proprio del Comune di Sampeyre, Domenico Amorisco.
“Il segretario comunale, in origine, - dichiara Amorisco – era un funzionario statale che assicurava le legalità degli atti e, a seguito di regolare concorso nazionale, veniva assegnato dalla Prefettura della provincia di assegnazione concorsuale ad un piccolo Comune con sede vacante, ma con la riforma della legge Bassanini del 1997, il segretario comunale venne svilito delle suo ruolo di funzionario statale passando ad una assunzione in servizio rimessa al gradimento di un sindaco che lo può scegliere all’interno di un Albo regionale di segretari nel quale si accede solo per concorso”.
“Si può immaginare – prosegue Amorisco – come, a questo punto, non sia più appetibile la carriera di segretario comunale e gli Albi restano vuoti pur con tanti giovani laureati che cercano occupazione, perché ritengo sia un’assurdità vincere un concorso per prendere servizio, poi non si sa quando, presso una segreteria comunale solo subordinatamente alla scelta da parte di un Sindaco”.
"Ma c’è di più – precisa il primo cittadino di Sampeyre nel suo duplice ruolo di ex segretario e sindaco in atto – perché la recente riforma della Pubblica Amministrazione del 2015 che porta il nome, sotto il fallimentare Governo Renzi, di Madia non completata con l’adozione dei decreti attuativi abolisce addirittura la figura del segretario comunale rimasta ancora oggi solo in regime di provvisorietà senza alcuna regolamentazione, perché una sentenza della Corte Costituzionale del 2016 ha giudicato incostituzionali alcuni articoli di questa ennesima riforma che posso sostenere senza ombra di dubbio varata contro la storica figura del segretario comunale. A questo punto mi dicano i colleghi dei piccoli Comuni come a queste condizioni di eventuale scelta per prendere servizio dopo aver superato un concorso e senza futuro per colpa della riforma Madia si può oggi intraprendere la carriera di segretario comunale ripopolando gli Albi regionali per assicurare il prezioso ed insostituibile servizio di segretario comunale ai tanti piccoli Comuni che ne hanno bisogno per evitare il blocco delle loro attività?”