Riceviamo e pubblichiamo.
Sull’annosa questione emergenziale dei migranti della frutta a Saluzzo, Fratelli d’Italia si batte con forza ormai da anni. Lo facciamo per sottolineare come ad essere colpevole sia il sistema voluto e creato dall’amministrazione e dal Sindaco di Saluzzo che, negli anni, ha rafforzato ed incentivato gli arrivi estivi degli “aspiranti braccianti”. Restiamo convinti che le politiche di accoglienza a tutti i costi perpetrate nell’ultimo decennio siano responsabili dello sviluppo costante del degrado della nostra cittadina. Ad ogni stagione il problema ha assunto forme più spinose, i numeri si sono incrementati inversamente alle possibilità di risoluzione. A seguito della malagestione della situazione, siamo forse arrivati oggi al punto di svolta: il Comune ha dichiarato la resa. Lo ha fatto con una decisione grave, scegliendo di blindare il porticato del palazzo dell’Inps, negli scorsi anni preso d’assalto tutte le notti e divenuto un dormitorio. Abbiamo più volte documentato come per gli inquilini la situazione fosse al limite, costretti a scavalcare bivacchi per rientrare o uscire in casa. Lo scorso anno, sono stati persino vittime di uno scassinamento, quando alcuni abusivi hanno scelto di occupare le cantine per poter trovare un luogo al chiuso nel quale riposare. Anche in quel caso, siamo stati gli unici ad intervenire e denunciare. Di fatto, nel tentativo maldestro di mettere una pezza, costringiamo i cittadini “in galera” per tutelarsi dai reati altrui. Ancora una volta, a pagare le conseguenze e le spese di scelte errate sono i cittadini che finiscono dietro le sbarre. Null’altro è se non il simbolo del totale fallimento delle politiche comunali. La barca affonda e, in mare aperto, gettiamo fuori l’acqua con un secchio.
Ci stupiamo di come sia possibile che a fortificare un condominio sia la stessa amministrazione che non ha voluto applicare il DASPO urbano. Non così certo si risolverà la questione, che verrà solamente spostata. I ragazzi che non potranno accedere al porticato, cercheranno un altro luogo, un altro riparo. Risponderemo barricando ancora? Quali sarebbero le reazioni se ha progettare un intervento simile fosse una giunta di centro destra? Questa sinistra che ha aperto le braccia di fronte a questo tipo di arrivi, con interesse non solo ideologico, oggi si prenderà la responsabilità dell’esempio d’integrazione che stiamo dando ai giovani? Chi sceglie di mettere grate e recinzioni a tutela del domicilio privato, sono gli stessi che predicano porti aperti, abolizione dei confini, abbattimento dei muri, globalismo integralista. Sono gli stessi che hanno incentivato gli arrivi e che hanno permesso per un’intera estata l’occupazione abusiva di un capannone privato. Sono gli stessi che, di fronte all’evidenza dell’incapacità di gestire la situazione, scelgono di costringere i saluzzesi a vivere in una sorta di bunker. La prossima stagione di raccolta è seriamente messa in discussione dagli eventi climatici catastrofici delle scorse settimane, con conseguente minore richiesta di manodopera. In un periodo critico come quello attuale, nel quale gli italiani sono costretti a munirsi di pass anche solo per spostarsi sul territorio italiano; che cosa si farà per far si che raggiungano il territorio un numero di lavoratori congruo con la richiesta? Rischiamo ancora una volta una congestione cittadina, pericolosa a livello sociale e sanitario. Chiediamo un cambiamento di rotta radicale nell’affrontare la questione. Scene da Sudafrica dell’apartheid, scene da Sud America, scene da ghetti parigini; ed oggi tristemente scene da Saluzzo, autoproclamatasi capitale dell’accoglienza. Sarà questo il biglietto da visita per attirare i turisti scappati nel corso degli anni? Sarà questa la cartolina per spingere la candidatura a capitale della Cultura 2024?
Fratelli d'Italia - Circolo del Saluzzese