Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della deputata del PD Chiara Gribaudo.
Oggi pomeriggio sono stata presente al tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico sulla crisi della Mahle, l’azienda presente su Saluzzo e La Loggia con 450 dipendenti che vorrebbe chiudere entrambe gli stabilimenti. Ho anche potuto incontrare la loro delegazione alla fine dell’incontro, sotto il palazzo del Mise, e riportare loro insieme ai sindacati quella che è stata la discussione. La notizia positiva è che la procedura di licenziamento è stata rinviata di due mesi. Quella cattiva è che l’azienda tiene ferma la sua volontà di chiudere i due stabilimenti, come se si potesse giustificare con la crisi del diesel il licenziamento di 450 persone, senza tentare nessuna riconversione o rilancio verso soluzioni adeguate al mercato. Anche per questa scelta assurda sono rimasta stupita e delusa dell’assenza di referenti politici della Regione Piemonte. Si tratta di una grave mancanza del Presidente Cirio e dell’assessore Chiorino. Il Piemonte attraversa un difficilissimo momento economico, aggravato dalla transizione del settore auto e dai problemi infrastrutturali. Ringrazio i tecnici regionali presenti, ma la chiusura di un’azienda da 450 lavoratori, 450 famiglie, ha bisogno di un’attenzione di un altro tipo. Ora i licenziamenti sono congelati, hanno la possibilità di rimediare, non la sprechino: adesso è la Regione che può fare la differenza. Convocando un tavolo dove mettersi a lavorare seriamente e in maniera unitaria, per salvare un’azienda che in termini di posti di lavoro e di strategicità non ha niente da invidiare alla Pernigotti. Mahle è un’azienda simbolo della crisi che stiamo vivendo: questa battaglia non possiamo perderla. Cirio batta un colpo.