Riceviamo e pubblichiamo.
I fatti odierni (di ieri, ndr), occorsi in Saluzzo, portano ad alcune riflessioni. Abbiamo avuto modo di assistere alla protesta. Abbiamo visionato un gruppo di migranti sobillati pesantemente da rappresentanti dei centri sociali, intenzionati sin da subito a profittare della situazione per creare disordini. Il Sindaco ha voluto accogliere una delegazione, che ha solo provocato. Bene ha fatto a chiarire loro che Saluzzo non deve prendere lezioni da nessuno. Vergognoso e squallido quanto successo in seguito. È grazie alla prontezza delle forze dell'ordine se, per ora, si è evitata un’occupazione.
Tuttavia non possiamo che far presente all'amministrazione che chi semina vento raccoglie tempesta. Troppe volte abbiamo chiarito che l'atteggiamento di
favoreggiamento dell'accoglienza crea fraintendimenti nella comunità dei braccianti, con unico risultato l'arrivo di un numero sproporzionato di ragazzi
africani che restano esclusi da ogni canale volontario di ospitalità. Se la situazione ci trovava contrari negli scorsi anni, a maggior ragione ci indispone ora
che mostra le sue conseguenze. È ora di chiarirlo: la via dell'accoglienza volontaria e forzosa produce questi risultati. Quegli stessi ragazzi incoraggiati a
venire qui nelle scorse stagioni sono quelli che oggi hanno attratto la repressione della Polizia. In generale, il principio di accoglienza che questo governo percorre
ed intende incentivare ha già fallito, nel concreto.
Siamo però certi vi sia una sola via alla risoluzione del problema, che sia propositiva. Per quanto distante la nostra posizione da quella amministrativa,
non possiamo tollerare una Saluzzo ostaggio di centri sociali e professionisti del disordine.
Il comparto agricolo necessita di un ripensamento nel suo insieme. La catena va ripensamenta dalla base. Se si continuerà ad imporre agli imprenditori agricoli
prezzi al ribasso sui loro prodotti, gli stessi saranno costretti, per sopravvivere, ad alimentare un percorso negativo e di comodo. Senza riduzioni fiscali sui
contratti stagionali, le nostre aziende non potranno mai essere competitive con mercati esteri più avanti in questo percorso. I voucher, da noi proposti, erano un
passo avanti in questo senso.
Una adeguata formazione e semplificazione burocratica avrebbe potuto impiegare 200.000 italiani, come chiarisce anche il presidente di Coldiretti Prandini. Infine, va detto che ha ragione il Sindaco quando chiarisce alle minoranze di non avere colpe sulla gestione dell'ordine pubblico. Diverso è per la sanità. A lui consigliamo però di meglio leggere le possibilità dei decreti sicurezza che il governo che il suo partito appoggia vuole abolire. Al Sindaco va riconosciuto impegno nel tentativo di arginare un problema che tristemente non ha risoluzioni a corto raggio. Un problema, tuttavia, che ha collaborato a creare e nei confronti del quale va responsabilità innegabili.
Auguriamo alla città coraggio, nell'affrontare una stagione che temiamo durissima. Che merita presa di coscienza di errori fatti e che altresì ha bisogno di una
minoranza che sia presente, aggiornata e propositiva.
Fratelli d’Italia - Sezione del Saluzzese