Riceviamo e pubblichiamo.
Pastificio Rana
10 milioni di finanziamenti statali a fondo perduto
350 mila euro di finanziamenti da Regione Piemonte
A Moretta chi entra in fabbrica tutti i giorni a lavorare? Centoventi dipendenti diretti a tempo indeterminato assunti da Rana, duecentotrenta precari dipendenti di agenzie: Adecco, Gi Group, Manpower, Openjob, Synergie (di cui oltre sessanta in staff leasing, cioè con contratto a tempo indeterminato con agenzia e incarico a tempo indeterminato in Rana).
Questo contratto consente a Rana di lasciarli a casa quando vuole e senza aver bisogno di avere un motivo. Gli altri oltre centosessanta si suddividono tra contratti indeterminati con agenzia ma a termine in Rana, per cui Rana li può lasciare a casa quando vuole senza motivo, e di fatto lo fa.
E contratti a termine con agenzia e in Rana tra i quali ci sono anche contratti settimanali che Rana può, ancora, lasciare a casa quando vuole. Ogni settimana cambia il numero dei contratti a tempo determinato (termine), quindi magari trenta in più (quindi arriviamo a duecentosessanta) o trenta in meno (quindi arriviamo a duecento). Due settimane fa ne ha lasciati a casa dieci senza motivo e ne ha presi dieci nuovi sostituendoli qualche giorno dopo. Nessuno di questi duecentotrenta lavoratori precari ha la certezza di continuità di lavoro.
Inoltre varcano la soglia del pastificio tutti i giorni circa trenta lavoratori dipendenti della cooperativa Armonia, tra questi ci sono circa venti somministrati di Synergie che lavorano sulle linee dei piatti pronti (quelle rientrate in Italia), e circa trenta dipendenti della cooperativa C&P che fanno sia manutenzione e pulizie industriali di macchinari e reparti, sia pulizie tradizionali (bagni, pavimenti, mensa, spogliatoi) e che hanno retribuzioni troppo basse.
Abbiamo chiesto a Rana di assumere i precari che lavorano da lui da oltre quattro anni perché sono di fatto risorse strutturali, e un percorso di stabilizzazione per gli altri con criterio della maggiore anzianità.
Le nostre tasse vorremmo che fossero usate per finanziamenti ad aziende virtuose, Rana deve garantire che quei 10 milioni e quei 350 mila euro siano usati per sistemare i contratti diretti a tempo indeterminato delle persone che lavorano per lui, per adeguare i livelli, pagare gli arretrati, garantire una normale organizzazione del lavoro e investire sulla sicurezza prima che ci scappi l'ennesimo infortunio.
Otto tortellini su dieci sono prodotti da personale su cui Rana non vuole assumersi la responsabilità.
Aspettiamo incontro con Rana, presidente Provincia e agenzie per trovare una soluzione sindacale.
Nidil Cgil
Uiltemp