Per poter rimuovere il materiale legnoso che la recente alluvione ha depositato lungo il Po ed i corsi d’acqua pubblici, i privati dovranno presentare una domanda in Comune. A stabilirlo è stata, negli scorsi giorni, l'Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO). Un provvedimento autorizzativo resosi necessario in quanto l’evento dello scorso novembre ha lasciato in eredità nel letto di molti corsi d'acqua una considerevole quantità di piante, arbusti e cespugli in grado di limitare, anche in maniera consistente, il libero deflusso dell'acqua. Senz’altro una buona notizia che consentirà, da un lato, di rendere più sicuri i corsi d’acqua e dall’altro di recuperare biomasse per la combustione. Giova ricordare però che per poter esercitare il diritto alla rimozione l'AIPO ha fissato anche alcune prescrizioni. Infatti gli interventi devono riguardare esclusivamente la raccolta di piante abbattute dalla piena depositate sulle sponde oppure le piante morte o instabili che rischiano di cadere in alveo. Inoltre qualora si utilizzino per gli interventi mezzi meccanici l’uso degli stessi deve essere limitato esclusivamente alle operazioni di trasporto del materiale legnoso fuori dall'alveo. Molto preciso anche l'iter per poter effettuare l'intervento. Infatti prima dell'esecuzione delle attività i privati devono comunicare le proprie intenzioni al Comune. L'ente locale dovrà poi effettuare una comunicazione alla Regione Piemonte, al Corpo Forestale dello Stato e alla stessa AIPO. “Per questo motivo - spiega il primo cittadino Cesare Cavallo - invitiamo tutti i cittadini interessati a svolgere gli interventi di rimozione a mettersi in contatto con l’Ufficio tecnico comunale in modo da concordare con lo stesso tutte le operazioni necessarie alla corretta gestione delle pratiche”.