"Occorre adeguare il trasporto pubblico locale in vista del prossimo anno scolastico per evitare affollamenti e rischi per la salute degli studenti". Lo chiede la Giunta comunale di Saluzzo che mercoledì 5 maggio ha approvato un ordine del giorno urgente inviato subito dopo alla Regione Piemonte, unico ente competente per l’organizzazione di bus e treni scolastici utilizzati da ragazzi e ragazze delle Superiori.
La questione è stata affrontata nei giorni scorsi dal sindaco Mauro Calderoni durante un incontro sul tema con i presidi delle scuole cittadine: Alessandra Tugnoli per il "Soleri Bertoni", Lorenzo Rubini per il "Bodoni", Flavio Girodengo per il "Denina Pellico" e Leda Zocchi per l’Istituto comprensivo.
"I dirigenti sono giustamente preoccupati e vogliono definire al più presto un quadro chiaro e sostenibile per il prossimo anno scolastico – spiega Calderoni –. Da qui è nata questa proposta di ordine del giorno che ho subito inoltrato a tutti i gruppi consiliari per una valutazione urgente. L’obiettivo, se tutti avessero condiviso la priorità, era discuterne in Consiglio comunale".
I tempi erano stretti e la richiesta inusuale, ma la tematica è di estrema rilevanza. Non tutte le componenti del Consiglio hanno però ritenuto di aprire il confronto in tempi rapidi e quindi, in questa fase, l’ordine del giorno è stato approvato dalla Giunta comunale e condiviso con altri colleghi sindaci del Saluzzese e con quelli delle altre “Sette sorelle” della Granda".
Il documento elenca i problemi del trasporto pubblico locale ora che, in "zona gialla e arancione", anche le Superiori hanno ripreso le lezioni in presenza almeno al 70 per cento. "La situazione dei bus e dei treni – è riportato nell’ordine del giorno – è la stessa di novembre 2020 (quando le lezioni furono interrotte per l’aumento dei contagi della seconda ondata) e anche l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi aveva espresso preoccupazioni nel caso la didattica in classe riguardi più del 50 per cento degli alunni".
"Ribadiamo la piena fiducia nella Regione – prosegue il testo appena approvato – unico ente demandato a gestire i trasporti pubblici e ricordiamo i pesanti ridimensionamenti del servizio e la chiusura di molte linee ferroviarie, in particolare in provincia di Cuneo". L’ordine del giorno chiede impegni concreti per il prossimo anno scolastico. "Auspichiamo – si legge nel documento – un rientro in presenza al 100 per cento da settembre, per realizzare il quale serve un quadro completo dei trasporti entro la fine di giugno", periodo nel quale tutti gli istituti superiori redigono l’orario per l’anno scolastico che poi non potrà essere modificato nel suo impianto complessivo.
"Serve il ripristino – è un altro punto del testo – del servizio ferroviario almeno ai livelli pre-pandemia, in modo da trasferire sui convogli gli studenti, dove possibile, favorendo in questo modo il distanziamento e la sicurezza dei giovani".