Riceviamo e pubblichiamo.
Nella notte tra il 4 e 5 ottobre 1943 un gruppo di partigiani comunisti titini violentava in gruppo e poi gettava in una foiba Norma Cossetto, una giovane studentessa istriana. Norma aveva solo 23 anni. È morta per non aver mai rinnegato d’essere italiana, e con lei in migliaia d’istriani e dalmati, brutalizzati e martirizzati. In questi giorni, come ogni anno, tanti italiani la vogliono ricordare dedicandole in memoria una rosa, che condannerà per sempre l’odio politico. Il Comitato X Febbraio ne mantiene viva e presente il ricordo, celebrandola nelle varie piazze, vie, giardini, luoghi che le sono dedicati.
Tutti gli anni denunciamo come a Saluzzo un’intera comunità venga privata della possibilità di commemorare Norma Cossetto e i martiri delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Anche quest’anno, dopo aver commemorato Norma, vogliamo insistere nel chiedere un’apertura dell’amministrazione comunale in tal senso. Saluzzo dedichi una via, una piazza, un giardino o un cippo a Norma Cossetto. Lo faccia per superare le divisioni politiche storiche, lo faccia per dimostrare quanto Saluzzo sappia essere sensibile a questi temi, lo faccia riconoscendo in Norma un universale simbolo di condanna alle violenze sul genere femminile. Ci offriamo sin da qui di collaborare alle spese e di organizzarne l’inaugurazione. Noi non smetteremo di chiederlo, e saremo tutti gli anni qui a porre la questione.
La facciamo e lo faremo come comunità, con lo spirito di chi unisce e non divide e con l’animo di chi per sempre onorerà chi ha dato la propria vita per il nostro tricolore. È una promessa Norma, oggi ti dedichiamo una rosa, domani il tuo nome sarà parte della nostra cittadina.
Paolo Radosta
Coordinatore Associazione Culturale Nazione Futura