Non si sa ancora quanto durerà l’emergenza coronavirus, ma l’amministrazione comunale di Saluzzo ha deciso di premunirsi per tempo avvertendo gli stagionali della frutta che quest’anno potrebbe essere impossibile assicurare l’apertura nei tempi previsti del progetto Prima Accoglienza Stagionali (Pas) presso l’ex caserma Filippi e delle altre strutture di alloggio temporaneo.
“Visto il perdurare dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus (Covid19), - scrive il sindaco Mauro Calderoni - abbiamo inviato un migliaio di sms alle persone ospitate nella stagione scorsa per avvisarle dell’impossibilità di garantire l’apertura del PAS e delle altre strutture di alloggio temporaneo”.
Solo pochi giorni fa il primo cittadino di Saluzzo aveva lanciato ai colleghi del territorio un appello a collaborare nell’
accoglienza alla manodopera agricola straniera:
“Il 35% circa degli addetti al comparto inoltre è di origine africana e vive in Italia in virtù di regolari permessi di soggiorno. Purtroppo costoro, non rientrando nel ‘sistema flussi’, non usufruiscono necessariamente dell’ospitalità in azienda”.
Dal 2018 il PAS ha fornito un alloggio temporaneo ai raccoglitori che in precedenza affollavano l’accampamento dell’ex foro Boario. Lo scorso anno la struttura è rimasta operativa dal 18 giugno al 22 novembre accogliendo, secondo i dati forniti dal Comune, 629 immigrati. Circa 500 quelli che, pur non essendo alloggiati nel dormitorio, hanno comunque usufruito di servizi igienici, docce e cucina.
La spesa complessiva per la gestione del dormitorio, secondo un dato non definitivo riportato dal ‘Corriere di Saluzzo’, si è aggirata sui 170-180mila euro a fronte di 27mila euro di contributi versati dagli stagionali e 4800 euro dalle aziende.