Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Saluzzo Migrante in relazioni agli arresti per caporalato eseguiti nel Saluzzese.
Da anni il Presidio della Caritas Italiana lavora a Saluzzo per costrastare fenomeni di sfruttamento lavorativo e per promuovere e costruire percorsi di legalità e dignità per lavoratori e imprese. Nell'assenza di regole efficaci per il reclutamento della manodopera, che aiutino le imprese a gestire in modo legale e ordinato la fase delle assunzioni, sussiste la necessità di reperire braccianti in modo immediato. Ecco il terreno più fertile per la nascita di fenomeni come il caporalato riscontrato dalle recenti indagini. In Presidio abbiamo visto peggiorare le condizioni di lavoro dei braccianti sempre intersecate alle loro difficili situazioni abitative, amministrative e sociali. Confidiamo nei tavoli di lavoro regionali e nel gruppo di coordinamento locale istituiti dal Protocollo regionale per la promozione del lavoro regolare in agricoltura, come spazi di confronto e costruzione di percorsi comuni che facilitino le imprese e incentivino il rispetto delle normative e dei diritti dei lavoratori.