Riceviamo e pubblichiamo.
Egregio Direttore,
le scelte in atto da parte dell’amministrazione del Comune di Saluzzo riguardo il verde pubblico, stanno destando diverso scalpore e malumore tra i cittadini. Riteniamo a giusto avviso. Sebbene quello in atto venga definito un progetto di “riqualificazione verde”, nella pratica quello che si mostra essere è un progetto di taglio netto di diversi alberi perfettamente sani, antichi, robusti. Dopo l’intervento in Piazza XX Settembre, nel quale si è scelto di abbattere 22 platani sani, le prossime vittime saranno gli alberi di Piazza Battaglione Alpini, cui ne seguiranno altri.
Scelte amministrative legittime, ma poco comprensibili e certamente contestabili; a maggior ragione in tempi di Green Deal europeo. Laddove volessimo andare a controllare il programma elettorale della coalizione “Insieme si Può”, vincente le elezioni amministrative del 2019, certamente potremmo trovare il termine “riqualificazione”, ed eppure in nessun caso andremmo a vedere esplicitata l’intenzione del taglio del nostro già risicato verde pubblico. Vi sarebbero dunque i presupposti quantomeno per discutere di queste decisioni con tutti quei cittadini che legittimamente stanno prendendo posizioni contrarie, esponendole con lettere ai giornali, con richieste ufficiali, con post social o costituendo uno specifico comitato in salvaguardia del verde. Sui contro riguardo l’abbattimento, potremmo scrivere a lungo.
Eppure, attorno alla questione, vi è un silenzio incomprensibile e che rischia di apparire colpevole. Nazione Futura, in merito, chiede si possa aprire ad un confronto pubblico tra l’amministrazione e la cittadinanza, che possa essere chiarificatore e di utilità pubblica. Dare risposte alle numerose perplessità è doveroso. Come associazione, intendiamo promuovere un incontro nel quale valutare soluzioni alternative avvalendoci anche della preziosa collaborazione del nostro vice-presidente ing. Ferrante De Benedictis, esperto di tematiche ambientali. Oggi, al riguardo, sembrerebbe quasi che nessuno voglia rappresentare una cittadinanza preoccupata e che non riesce a comprendere alcune scelte. Eppure l’argomento in questione deve avere voce e pensiamo necessiti di altre riflessioni condivise che vadano verso l’opzione di fermare la mattanza di alberi sani.
Per Nazione Futura – Provincia di Cuneo
Paolo Radosta, coordinatore