“Un provvedimento gravissimo”. È il pensiero del sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni: “Se fosse confermata la notizia diffusa da fonti giornalistiche che la Regione Piemonte da domani (1° luglio) non garantirà più la presenza del medico a bordo dell’ambulanza 118 in partenza da Saluzzo durante le ore notturne, saremmo di fronte ad una decisione gravissima, non concordata, ma neppure comunicata”.
“Il territorio delle Terre del Monviso - prosegue -, di cui Saluzzo è il centro di riferimento, ha continuato a fare la sua parte in tutti questi anni. L’elenco è lungo: abbiamo accettato senza indugi la trasformazione in ospedale Covid della nostra struttura per tutta la durata della pandemia, la comunità tutta, enti locali e privati, ha finanziato l’hub vaccinale, mettendo soldi del Comune e dei saluzzesi abbiamo raccolto oltre 600 mila euro per finanziare la riqualificazione dell’ospedale e il raddoppio della dialisi. Comincia a diventare difficile da spiegare perché, di fronte a questa disponibilità, la giunta piemontese guidata da Alberto Cirio continua a penalizzare quest’area della provincia, dal punto di vista dei servizi, delle infrastrutture, dei finanziamenti”.
“Viviamo un territorio che ha premiato la destra alle elezioni regionali - aggiunge - e qui i partiti di maggioranza hanno avuto oltre il 60 per cento dei consensi ed eletto numerosi consiglieri. Cosa ne pensano i rappresentanti del Saluzzese a Palazzo Lascaris? Il nostro concittadino Paolo Demarchi cosa dice? Annuncerà che il medico sull’ambulanza di notte tornerà al più presto, come detto per la riapertura della linea ferroviaria nel 2020 e su cui invece continuiamo ad aspettare?”.
Il Comune di Saluzzo annuncia nuove azioni di protesta. “Non appena avuto contezza del possibile taglio al medico notturno sull’ambulanza - annuncia Calderoni - abbiamo subito inviato lettere ufficiali in cui chiediamo smentite e chiarimenti alla Regione, all’Asl Cn1, al Consiglio regionale e a tutti i consiglieri del territorio. Non possiamo accettare questo ennesimo taglio, oltretutto di un servizio “salva-vita”. Sono certo che tutto il Consiglio comunale prenderà posizione quanto prima e anche le forze di opposizione, che sono la maggioranza a Torino, staranno dalla parte dei cittadini e delle Terre del Monviso”.
“Tra un anno si vota per il rinnovo della Regione Piemonte - conclude il sindaco - e credo che tutti i saluzzesi si ricorderanno dello speciale trattamento ricevuto da Cirio e dai suoi in questi quattro anni: il Saluzzese è stato usato per tutti i tagli e per tutte le razionalizzazioni, mentre in altre parti della regione si fanno investimenti, si ri-aprono linee di treni e bus, si finanziano infrastrutture, progetti, iniziative. Ma perché come saluzzesi dobbiamo accettare di essere trattati così? La pazienza è davvero finita questa volta”.