Riceviamo e pubblichiamo.
Gentile direttore,
diversi cittadini saluzzesi residenti usufruiscono di un servizio di abbonamento in formula mensile per poter parcheggiare i loro veicoli nelle aree di sosta a pagamento. Il rinnovo di questo servizio è di norma regolato tramite una transazione delegata alle tabaccherie convenzionate. Dal mese di marzo, tuttavia, ai richiedenti il servizio non è più solamente richiesta l’esibizione del libretto di circolazione. Viene loro infatti richiesta la compilazione di una documentazione nella quale è necessario inserire tutti i propri dati sensibili, per la cui produzione è richiesto un tempo di circa 10/15 minuti.
Gli esercenti incaricati hanno fatto presente all’utenza che tale compilazione non sarà una tantum, ma necessaria ad ogni rinnovo mensile del servizio. Il gestore incaricato, GestoPark srl, riferisce che tale procedura è in effetti richiesta dall’Ufficio Tecnico del Comune di Saluzzo.
La questione può apparire di poco conto ed eppure crediamo sia simbolica di un modo d’intendere l’amministrazione errato. In un periodo pandemico come quello attuale sarebbe quantomai essenziale procedere con la semplificazione e non con l’aumento della burocrazia. La stessa, oltre a rallentare ogni processo funzionale, diviene in questo caso anche lesiva nei confronti di più parti.
Anzitutto dell’utente, costretto a dover soffermarsi per diversi minuti in uno spazio chiuso, situazione certamente da evitare in un periodico pandemico, ed a dover fornire ad un terzo i propri dati sensibili. Parte lesa è anche lo stesso esercente della tabaccheria, che in genere serve un’utenza che occupa un arco temporale ridotto e che altresì in questo periodo è costretto a far soffermare nel locale un numero ridotto di clientela. Ovviamente, la compilazione di questa modulistica rischia di arrecargli una perdita economica in un periodo già complesso.
Sarebbe certamente più congruo che la GestoPark srl permettesse all’utenza di compilare questa documentazione nei propri uffici, magari con appuntamento prefissato, e che la richiedesse solo nella prima occasione, rinnovando in seguito sulla base delle informazioni precedentemente rilasciate. Il che permetterebbe anche una trasmissione più snella e riservata dei dati sensibili degli utenti, senza ricorso di una parte terza.
L’azienda spiega che tale provvedimento venga a voler sanare un malcostume sempre più diffuso, che vede soggetti residenti fuori Saluzzo richiedere l’abbonamento a tariffa convenzionata, ma riteniamo ad ogni modo che vi siano le condizioni per porre rimedio a quello che è un disservizio, un surplus burocratico ed anche una situazione di potenziale criticità sanitaria.
Paolo Radosta, Saluzzo