La Regione Piemonte, scorrendo le graduatorie dei beneficiari dei contributi della Legge Regionale n.18/84 di giugno 2020, ha assegnato a marzo del 2021, al
Comune di Sampeyre come ad altri Comuni con popolazione inferiore ai mille abitanti esclusi dalla prima assegnazione, il contributo di 80 mila euro per opere inerenti le strade comunali. Il Comune, però, ha accettato il finanziamento ridotto salvo l’esito finale del già inoltrato ricorso straordinario al Capo dello Stato avverso l’esclusione di Sampeyre dalla prima assegnazione ai Comuni con popolazione superiore ai mille abitanti del giugno dell’anno scorso. Infatti a questi Comuni il contributo spettante era nella misura di 160 mila euro e non di 80 mila. La motivazione del ricorso straordinario, ad avviso del Sindaco di Sampeyre
Domenico Amorisco che ha preparato e firmato personalmente il ricorso, si regge sulla mancata indicazione, negli atti regionali, della data della rilevazione della
popolazione residente e che, in mancanza, devono far fede solo i dati del censimento generale della popolazione 2011 secondo le risultanze approvate con Decreto del Presidente della Repubblica 6/11/2012 e pubblicato sul supplemento alla G.U.n.209 del 18/12/2012, relativo a: “Determinazione della popolazione legale della Repubblica in base al 15° censimento generale della popolazione”.
Il Sindaco Domenico Amorisco spiega in proposito: “Sulla base di questo censimento generale il Comune di Sampeyre risultava avere una popolazione di
ben 1.069 abitanti per cui aveva diritto a inoltrare in Regione la domanda di contributo di 160 mila euro come è avvenuto, e non di 80 mila come ha fatto la Regione nella classificazione delle domande pervenute a giugno scorso sulla L.R. 18/84 declassando il Comune di Sampeyre fra quelli con popolazione
inferiore a mille abitanti. Ne è conseguito un danno ingiusto per il cui riconoscimento ho ritenuto di inoltrare ricorso straordinario al Capo della Stato a tutela degli interessi della popolazione sampeyrese che, in un momento di emergenza pandemica come quella che abbiamo vissuto da febbraio 2020 e che, purtroppo, sta durando a oltre un anno dal suo malaugurato inizio, non meritava questo illegittimo declassamento del numero degli abitanti residenti”.