Stop all’”uso sconsiderato” dei contratti a termine. È la richiesta di migliaia di lavoratori CTD (Contratto a Tempo Determinato) ed ex CTD di Poste Italiane all’azienda stessa. Stabilizzazione e assunzioni a tempo indeterminato con nuove graduatorie le scelte che Poste deve iniziare ad operare secondo i numerosi precari, autori di una lettera diventata da giorni di dominio pubblico.
Un grido di protesta apprezzato dal sindaco di Verzuolo Giancarlo Panero: non solo - spiega - per la difesa di un diritto fondamentale quale il lavoro, ma anche perché dal 2015 si batte contro l’imposizione della consegna della posta a giorni alterni decisa per Verzuolo da Poste Italiane in conseguenza del provvedimento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom). “Consegna che ha da sempre generato difficoltà a imprese e cittadini (soprattutto anziani), acuitesi con l’emergenza sanitaria” lamenta il primo cittadino. Numerose le missive inviate da Panero sul tema: al prefetto di Cuneo, ai parlamentari della Provincia (con la sola risposta dell’onorevole Flavio Gastaldi, rileva il mittente), all’Anci, all’Uncem, ma anche direttamente all’amministratore delegato di Poste Matteo Del Fante.
“Battaglia che non ha ancora portato risultati positivi, ma che non è conclusa - spiega il sindaco di Verzuolo -. Mi unisco alla richiesta dei CTD ed ex CTD: terza tranche di assunzione entro fine 2020 e due tranche di assunzioni per l’anno 2021”. In questo modo Verzuolo, che conta quasi 6.500 abitanti, potrà ottenere un servizio adeguato per i suoi cittadini, aggiunge Panero: “La nostra proposta resta sempre la stessa: un sistema di consegna 5 giorni su 7, escludendo il sabato, e la garanzia di recapito giornaliero dei quotidiani a chi è abbonato”.