FOSSANO - Benefattore anonimo aiuta il Comune di Fossano a ricollocare donne in difficoltà

Da oggi, lunedì 19 febbraio, inizierà l'attività il primo inserimento del 2018, individuato in un percorso congiunto con il Consorzio Monviso Solidale

19/02/2018 09:17

Inizierà a lavorare da oggi, lunedì 19 febbraio, la donna inserita nel percorso di sostegno alla ricollocazione lavorativa di donne con figli in situazione di fragilità, grazie alla donazione di un cittadino - che intende restare anonimo - ricevuta dal Comune di Fossano e interamente impiegata per finanziare una borsa lavoro di cinque mesi.

Al Comune, infatti, sono stati donati 1.500 Euro da destinare espressamente al sostegno di misure per donne sole in difficoltà. Il Comune ha suggerito l’impiego di tale importo per la creazione di una borsa lavoro; proposta accolta con entusiasmo sia dal donatore che dal Consorzio Monviso Solidale coinvolto nell’attività di individuazione della beneficiaria.

Tale importo potrà dunque integrare il numero di borse lavoro attivate ogni anno. Nel 2016 gli inserimenti sul territorio di competenza del Consorzio Monviso Solidale sono stati 5, ancora non disponibili i dati del 2017 con percorsi in conclusione in questi mesi.

Il Comune di Fossano fa parte del tavolo provinciale “CAV – Centro antiviolenza” accreditato nel 2017. Il capofila di questo tavolo è il Consorzio socioassistenziale di Cuneo e vi hanno aderito tutti i consorzi della Granda, l’ASL CN1, l’ASL CN2, l’ASO, i Comuni, tutte le associazioni attive sul
territorio in materia di tutela femminile e le case rifugio per una rete di protezione delle donne, siano esse vittime di violenza o stiano vivendo situazioni di fragilità familiare, sociale ed economica. Anche il personale delle ASL è stato coinvolto con una formazione dedicata all’individuazione delle vittime e all’attivazione immediata della rete provinciale, così come sono stati effettuati corsi dedicati alle antenne antiviolenza per il personale degli uffici a stretto contatto col pubblico e delle scuole.

La donna che lunedì inizierà la sua attività lavorativa è stata individuata grazie a un percorso congiunto del Comune e del Consorzio Monviso Solidale. Il Consorzio, infatti, operando sul territorio ed essendo agenzia accreditata al lavoro (SAL), riesce a individuare le situazioni di maggior fragilità, accompagnando gli utenti in un percorso di orientamento e ricollocazione anche laddove sia necessario un potenziamento delle competenze individuali. Oltre ai percorsi di reinserimento lavorativo il tavolo provinciale antiviolenza si muove su diversi piani di azione: dal sostegno a una rete territoriale che permette alla donna di essere protetta dalla situazione di violenza familiare, alle case rifugio, dall’inserimento lavorativo all’affiancamento e sostegno nell’individuazione di nuove soluzioni abitative.

Giovedì 15 febbraio, i Comuni delle 7 Sorelle si sono incontrati per delineare le modalità applicative per dedicare agevolazioni economiche a proprietari di immobili che si impegnino per 12 mesi ad affittare un’abitazione a donne vittime di violenza e ai loro figli. Attraverso i finanziamenti ottenuti dai progetti presentati, al CAV sarà possibile intervenire anche sugli uomini maltrattanti, su percorsi educativi e di sensibilizzazione nelle scuole e sul recupero dell’identità e dell’autostima per le donne vittime di violenza.

“Il Consorzio Monviso Solidale è molto contento di questa sinergia con cui Comune e Consorzio stanno affrontando un fenomeno in largo aumento. Ringraziamo chi ha effettuato questa donazione che ha reso possibile un ulteriore sostegno alle misure intraprese in questi anni” ha spiegato Carla Bruno, referente per i progetti donne del Consorzio Monviso Solidale.

“In questi anni l’assessorato alle Pari Opportunità, in collaborazione con la Commissione cittadina, ha lavorato molto per le donne in difficoltà. Si tratta di attività per le quali non si vogliono fare proclami visto che riguardano sfere molto intime delle donne, ma le attività all’interno del CAV, lo sportello antiviolenza del Comune e le attività della Commissione si sono sempre mosse in questo mandato nella direzione di offrire alle donne in difficoltà delle opportunità concrete, partendo dal lavoro e dall’abitazione per evitare che la donna si trovi costretta a tornare nel nucleo familiare in cui vi sia un uomo maltrattante. Essere parte di una rete così ampia come il CAV è fondamentale perché permette di formare operatori capaci di individuare i casi di violenza e di mettere in moto un meccanismo che non lascia nulla al caso” ha dichiarato l’assessore alle Pari Opportunità Cristina Ballario.

c.s.

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