La Fisascat Cisl di Cuneo, assistita dagli avvocati Roberto Lamacchia, Alessandro Lamacchia e Stefano Andrea Cavallito, ha vinto la sentenza di primo grado nei confronti di Dimar Spa, accusata di condotta antisindacale nei confronti di sette lavoratrici iscritte alla Fisascat Cisl Cuneo impiegate presso il punto vendita Dimar di Racconigi. I fatti risalgono a fine dicembre dello scorso anno, quando il sindacato si è visto recapitare sei disdette nello stesso giorno (una il giorno successivo), tutte compilate alla stessa maniera da lavoratrici iscritte dal 2021, tutte appartenenti allo stesso punto vendita. “Questo ci insospettì molto - dichiara il segretario generale Fisascat Cisl Cuneo Alessandro Lotti -, prima di tutto perché quelle lavoratrici erano nostre iscritte dal 2021 e inoltre perché si erano iscritte proprio a causa di comportamenti non corretti del direttore che noi abbiamo prontamente risolto. La nostra delegata si è sempre prodigata ad aiutare e a difendere le proprie colleghe e forse, lo dico col senno di poi, questa sua attività non è mai piaciuta all’azienda”.
Il Tribunale Ordinario di Cuneo, rappresentato dalla Giudice del Lavoro dott.ssa Elefante, ha riconosciuto che Dimar Spa, tramite il direttore del punto vendita sopracitato, ha "favorito e indotto il recesso dall’iscrizione dalla Fisascat Cisl alle sette lavoratrici dipendenti".
Si legge nel comunicato diffuso dalla Fisascat Cisl di Cuneo: "A nulla sono valsi i tentativi dell’azienda di dimostrare il contrario; dopo diversi mesi in cui le parti si sono ritrovate in Tribunale, viene emessa sentenza in cui si ordina a Dimar Spa di cessare immediatamente qualsiasi comportamento illegittimo nei confronti delle dipendenti e dei dipendenti associati a Fisascat Cisl Cuneo e si riconosce il comportamento indebito ed ingerente del direttore dello stesso punto vendita per essersi inappropriatamente intromesso nel rapporto lavoratore-sindacato. Questa sentenza conferma quanto noi da sempre sosteniamo e cioè che deve vigere il principio di neutralità sull’adesione al sindacato tra datore di lavoro e lavoratore. Un’azienda non può e non deve prodigarsi per incentivare anche solo velatamente i propri dipendenti a dare disdetta dalla propria organizzazione sindacale di riferimento. Questa è una vittoria importante, che deve incoraggiare le lavoratrici e i lavoratori dipendenti non solo di questa azienda ma di tutto il settore della GDO ad iscriversi senza temere ripercussioni o pressioni di alcun genere".
“La Cisl in questi mesi è stata vicina alla Fisascat. - ha dichiarato Enrico Solavagione, segretario generale UST Cisl Cuneo - Lodevole la tenacia con la quale l’amico Lotti ha perorato la causa delle sette lavoratrici donne, vittime di comportamenti anti sindacali che giustamente il giudice ha condannato”.