RACCONIGI - Enrica Pagella nuova direttrice del Polo Museale: per Racconigi possibile la riapertura al 2 giugno

La storica dell’arte sostituisce Ilaria Ivaldi, contestata per la lunga chiusura e l’incuria del parco della Reggia. In pochi anni i visitatori sono scesi da 200 mila a 50 mila

Andrea Cascioli 07/05/2020 14:18

 
Cambio della guardia alla guida del Polo Museale del Piemonte, dal quale dipendono - tra gli altri beni storici - la gestione del castello di Racconigi e di quello di Serralunga d’Alba.
 
Da lunedì 4 maggio Enrica Pagella ha assunto ad interim l’incarico di direttrice dell’ente. Quello della storica dell’arte eporediese, nata nel 1957 e dipendente del ministero dei Beni Culturali dal 1981, è uno dei nomi più apprezzati nel panorama culturale piemontese. Dal 2003 al 2015 ha guidato Palazzo Madama e il Borgo Medievale a Torino, passando poi a ricoprire il ruolo di direttrice dei Musei Reali che durante la sua gestione hanno visto quasi raddoppiare i visitatori: dai 300 mila precedenti ai quasi 600 mila attuali.
 
Nel suo nuovo incarico a capo del Polo Museale sostituisce l’alessandrina Ilaria Ivaldi, trasferita all’Archivio Storico di Genova. I due anni della gestione Ivaldi, cominciata a febbraio 2018, a Racconigi in particolare hanno visto succedersi furibonde polemiche con l’amministrazione comunale e con gli animatori della protesta contro la crescente incuria del parco della Reggia. Alla vigilia di Ferragosto del 2018 l’intera area verde della residenza sabauda era stata chiusa per motivi di sicurezza dopo la caduta di un albero.
 
La riapertura era arrivata solo il 1 giugno dello scorso anno, dopo molte incertezze e a seguito dell’intervento dell’allora ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli. Un provvedimento che però si limitava al primo anello del parco e che aveva lasciato l’amaro in bocca a molti dei suoi frequentatori abituali, stanti le pessime condizioni delle aree verdi: le panchine rotte, l’abbandono della dacia russa, della scuderia dei cavallini e della grotta di Merlino, le erbacce incolte perfino nello spiazzo dell’ingresso avevano attirato gli strali degli attivisti riunitisi nella pagina Facebook ‘Ridateci il parco del castello di Racconigi’.
 
Fanno ben sperare, da questo punto di vista, le prime parole della neodirettrice intervistata sulle pagine cuneesi de La Stampa. Pagella ha parlato di una possibile riapertura della Reggia e delle altre residenze del Polo Museale per il 2 giugno, festa della Repubblica: il tutto in conformità con le nuove norme anti-contagio che prevedono l’obbligo di indossare le mascherine, la misurazione della temperatura e il distanziamento tra i visitatori. Priorità ai lavori per il recupero della Margaria, alla messa a norma del primo anello del parco e ai cantieri nei bagni di Carlo Alberto, interessati da un lungo restauro e non ancora visitabili.
 
Il parco andrà valorizzato in tutti i suoi aspetti naturali e artificiali, aggiunge la neodirettrice, menzionando il recupero dei giochi d’acqua nelle fontane dei Musei Reali che lei stessa aveva promosso nel 2016. Quanto ai costi di manutenzione, stimati sui 150-200 mila euro all’anno, si pensa anche all’ipotesi del fundrising.
 
Negli ultimi anni il Castello di Racconigi ha visto un calo costante nel numero dei visitatori, passati da quasi 200 mila a poco più di 50 mila: già a giugno scorso si stimava che la lunga chiusura del parco fosse costata da sola una perdita di 60 mila presenze. Sono lontani i tempi in cui, sotto l’attivissima guida di Mirella Macera, lo scrigno verde della Reggia veniva premiato nel concorso tra 'I parchi più belli d’Italia'. Ora il direttore Riccardo Vitale e la nuova responsabile del Polo Museale sono chiamati a vincere la difficile sfida del rilancio dopo le tante soste forzate dell’ultimo biennio.

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