Ad arricchire il già prestigioso allestimento della Sala degli Dei di Palazzo Taffini d’Acceglio a Savigliano, è visibile da martedì 9 maggio la preziosa statua marmorea di “Eros dormiente con gli attributi di Eracle”, databile tra la fine del XV° e l’inizio del XVI° secolo. Il suo arrivo posticipato rispetto all’inaugurazione della mostra “Enea e gli Etruschi”, avvenuta il 21 aprile, è dovuto al fatto che la straordinaria opera era impegnata alla Galleria Sabauda per l’esposizione “Le meraviglie del mondo - Le Collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia”.
L’Eros alato, il Cupido romano figlio di Venere, è raffigurato nelle forme di un bambino addormentato che esprime la purezza e l’innocenza, adagiato sulla pelle del leone, la “leontè” attribuita ad Eracle, qui simbolo della forza dell’amore. Questo modello iconografico è stato ideato dallo scultore greco Prassitele (circa 330 a.C.).
La statua ha la sua dimora abituale nel Museo di Antichità dei Musei Reali di Torino.
“Sono molto riconoscente verso Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali di Torino, per avere consentito l’avvio di questa collaborazione – dichiara Umberto Pecchini curatore del progetto -, grazie alla quale Savigliano con Palazzo Taffini entra nel circuito dei prestiti di opere d’arte dal valore internazionale”.
“La composizione equilibrata e quasi classica della raffigurazione – spiega Gabriella Pantò direttrice del Museo di Antichità di Torino - ha portato a svariate ipotesi attributive, compresa quella avanzata da K. Lange (1883) che vi ravvisava l’opera giovanile di Michelangelo proponendo l’identificazione con il perduto Cupido scolpito intorno al 1496, poi venduto al duca Carlo Emanuele I di Savoia nel 1583”.
“L’eleganza raffinata di Palazzo Taffini e della Sala degli Dei, il cui allestimento è dedicato alle gesta di Enea e degli Etruschi – commenta Antonio Miglio presidente dell’Associazione Terre dei Savoia – accoglie un’opera d’arte di grande valore e di rara bellezza. Avere in esposizione l’Eros dormiente già attribuito a Michelangelo, conferma il percorso di valorizzazione del territorio e dei suoi edifici storici che la nostra Associazione ha avviato in questi anni. Una soddisfazione per tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dell’evento espositivo e per l’intera comunità locale”.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2018 con il seguente orario: da martedì a domenica 10 – 13 / 14 – 18.