RACCONIGI - Racconigi, Coldiretti Cuneo: "Sì ai sottopassi ferroviari senza altre penalizzazioni per l'agricoltura"

Coldiretti al lavoro per indennizzi adeguati alle aziende danneggiate dalla chiusura dei passaggi a livello. No al divieto di transito dei mezzi agricoli nel nuovo sottopasso

26/07/2024 16:09

L’eliminazione dei passaggi a livello ferroviari a Racconigi, con la realizzazione dei nuovi sottopassi a partire dall’autunno, è un’opera fondamentale per la sicurezza e lo sviluppo della città. Il mondo agricolo, il più colpito dall’intervento, è pronto ad accettarlo purché non ci si dimentichi mai del suo ruolo chiave per l’economia locale. È quanto evidenzia Coldiretti in riferimento alla chiusura dei passaggi a livello, in area agricola, del Martinetto, della Tagliata e del Canapile, che farà lievitare i costi per le aziende agricole della zona.
 
“Gli agricoltori interessati dalla chiusura dei passaggi a livello subiranno danni legati alla frammentazione fondiaria e all’allungamento dei percorsi: dovranno percorrere diversi chilometri in più, con conseguenti perdite economiche oltre che di tempo, per spostarsi da un campo all’altro, benché ci siano solo i binari della ferrovia a separarli” sottolinea Enrico Vassallo, presidente Coldiretti di Zona Savigliano.
 
“Già agli albori del progetto avevamo intrapreso un’azione sindacale per far riconoscere un indennizzo alle quattro aziende maggiormente danneggiate - spiega Daniele Caffaro, segretario Coldiretti di Zona Savigliano - sulla base della perizia di stima di un professionista che avevamo presentato a RFI e Comune nel 2019. Ora lavoreremo perché l’indennizzo sia il più dignitoso possibile e arrivi in tempi celeri”.
 
“L’agricoltura con il suo indotto è il settore più importante dell’economia cittadina. Eppure - evidenzia con amarezza il presidente Vassallo - durante i dibattiti pubblici sul tema sottopassi, l’agricoltura è stata presa di mira da chi auspica un futuro divieto di transito per i nostri mezzi nel nuovo sottopasso viario e nel centro abitato, penalizzando ulteriormente le aziende che creano ricchezza e custodiscono tradizioni che si tramandano da più generazioni fino ad oggi”.
 
La Coldiretti, che rappresenta la maggioranza delle aziende agricole cittadine, terrà alta l’attenzione su queste criticità, ferma nei propri valori ma con la disponibilità a dialogare, come sempre, con tutti.
 

c.s.

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