Nei giorni scorsi Ryanair, la nota compagnia aerea low cost, ha chiesto nuovamente al Governo Italiano di eliminare l’addizionale comunale per tutti gli aeroporti italiani. Secondo la compagnia, che ha diffuso una nota sull'argomento: "La rimozione dell’addizionale gioca un ruolo cruciale nel guidare la ripresa del turismo italiano e garantire all’Italia di rimanere competitiva rispetto agli altri paesi dell'UE, che stanno provando ad attrarre capacità dalle compagnie aeree per favorire il rapido recupero del settore turistico".
L’addizionale comunale era stata sopsesa da agosto a dicembre del 2021. Ryanair chiede ora al Governo Italiano di fare un ulteriore passo avanti e di eliminare l’addizionale comunale, almeno fino al 2025, per tutti gli aeroporti e tutte le compagnie aeree: "In questo modo si darebbe un importante impulso alla connettività aeroportuale regionale a vantaggio di milioni di consumatori italiani ed al tempo stesso a sostegno dell'occupazione e del turismo locale. In particolare gli aeroporti regionali risentono maggiormente dell’addizionale rispetto agli hub internazionali vista la loro necessità di essere maggiormente appetibili e generare flussi turistici, posti di lavoro e PIL".
Tra gli aeroporti che sarebbero coinvolti c'è quello di Cuneo Levaldigi, che ha una superficie aeroportuale civile (uno dei parametri cui è calcolata l'imposta) di 1.835.965 mq, divisi tra i comuni di Savigliano e Fossano. "Un prolungamento della sospensione porterebbe molti vantaggi per le compagnie aeree - spiega la direttrice dello scalo cuneese Anna Milanese -. Più le tasse sono competitive più possono crescere in termini di volumi e di nuove rotte sugli aeroporti che beneficiano di questa agevolazione".
Ryanair conferma le parole della direttrice con la promessa di un investimento importante: "Se il Governo Italiano eliminasse l’addizionale, risponderemmo con un investimento nei prossimi 4 anni di 4 miliardi di dollari negli aeroporti italiani attraverso 40 nuovi aeromobili basati, oltre 1.500 nuovi posti di lavoro nonchè ulteriori 20 milioni di passeggeri da/per l'Italia all'anno".
Il Country Manager di Ryanair per l'Italia, Mauro Bolla, conclude: "In qualità di compagnia aerea numero uno in Italia, chiediamo ancora una volta al Governo Italiano di eliminare l’addizionale comunale per tutti gli aeroporti italiani e tutte le compagnie aeree. In risposta alla precedente sospensione dell’addizionale comunale da agosto a dicembre del 2021, Ryanair ha risposto con l’introduzione di 13 nuove rotte (29 voli settimanali) ed ulteriori 22 frequenze settimanali nell'ambito del proprio programma di ripartenza per l'Italia, dimostrando di essere in grado di accellerare la crescita quando vengono messe a disposizione le corrette misure. Pertanto, chiediamo al Governo Italiano di riconsiderare e fare un ulteriore passo avanti eliminando l’addizionale comunale per tutti gli aeroporti italiani e tutte le compagnie aeree almeno fino al 2025 per garantire all'Italia di rimanere competitiva rispetto agli altri paesi dell'UE che puntano ad una rapida ripresa del turismo. L'eliminazione dell’addizionale consentirebbe a Ryanair di contribuire in modo significativo alla ripresa del traffico aereo italiano, offrendo nei prossimi 4 anni le tariffe più basse, un robusto piano di espansione flotta e ulteriori posti di lavoro in Italia".