VERDUNO - Ancora nessuna traccia di Abdou, inghiottito dal Tanaro

Da due giorni i soccorritori cercano il 13enne nel fiume. A complicare le operazioni è l’ingrossamento delle acque, rese anche più torbide dalle recenti piogge

Immagine postata su Facebook di Abdel Elbounadi, uno dei soccorritori

Redazione 23/04/2025 19:35

Non c’è ancora nessuna traccia di Abdou Ngom, il ragazzo scomparso tra le acque del fiume Tanaro nel primo pomeriggio di ieri. Due giorni di ricerche senza sosta, interrotte solo nelle ore notturne, non sono servite a mettere fine al dramma che attanaglia una famiglia senegalese di Bra.
 
Abdou, classe 2011, non ha ancora compiuto 14 anni e frequenta la terza media. Martedì mattina era andato al fiume in bicicletta insieme a tre amici e coetanei, anche loro figli di famiglie immigrate: erano nei pressi della famosa spiaggia dei cristalli di Verduno, una meraviglia naturalistica nota ai frequentatori del fiume. Approfittando della giornata di vacanza dalla scuola, si erano concessi uno dei primi bagni di stagione. I compagni di gita lo hanno visto annaspare e allontanarsi tra i flutti, trascinato da una corrente implacabile. Il Tanaro è ancora ingrossato dalle piogge della scorsa settimana, un fatto che ha reso più complicate le operazioni di ricerca.
 
Dal comando dei vigili del fuoco di Alessandria sono arrivate nove unità operative, con imbarcazioni e personale specializzato in interventi di soccorso fluviale. Si perlustrano le anse anche dal cielo, con l’elicottero Drago inviato da Torino - ieri ne era giunto un secondo da Varese - e con operatori abilitati all’uso di droni. L’unità di comando locale coordina la folta pattuglia di soccorritori, una sessantina, tra pompieri e volontari. Sono stati inviati anche i sommozzatori da Bologna e da Firenze, forniti di un ecoscandaglio per le ricerche in acque limacciose. All’imbrunire, però, la macchina dei soccorsi dovrà fermarsi di nuovo: sarà un’altra notte di angoscia per la famiglia di Abdou, che ha tre fratelli. Il papà, arrivato a Bra quando lui aveva tre anni, lavora come operaio alla Rolfo, una storica azienda del territorio.
 
Le speranze di trovare il tredicenne in vita sono ormai pressoché svanite. La Granda rivive così, nemmeno un anno dopo, il dramma di Anisa Murati, la bambina di sei anni annegata nel laghetto del Bioparco di Caraglio. Una tragedia che in queste stesse ore si svolge anche in un’altra parte del Piemonte, a Novara, dove un ventenne di nazionalità pakistana è scomparso nel Canale Quintino Sella, nel tratto che attraversa il quartiere di Sant’Agabio in città. Una donna ha sentito provenire da lì le grida disperate di aiuto. I soccorritori, arrivati sul posto, hanno potuto trarre in salvo due amici e connazionali del ragazzo. Si erano gettati nel canale per cercare di salvare l’amico, ma non hanno potuto raggiungerlo.

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