Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Alba hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare, di cui tre in carcere ed una agli arresti domiciliari, nei confronti di quattro pregiudicati resisi responsabili, a vario titolo ed in concorso tra di loro, dei reati rapina, porto abusivo di armi e simulazione di reato, in concorso.
L’attività investigativa, svolta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alba con il coordinamento della Procura della Repubblica di Asti (P.M. Dr.ssa Giulia Marchetti), era stata avviata il 5 dicembre dello scorso anno dopo la rapina a mano armata perpetrata ai danni dell’Ufficio Postale di Castagnito nel corso della quale vennero sottratti più di 8mila euro. Due soggetti, col volto travisato ed armati di coltello, all’ora di pranzo fecero irruzione nell’ufficio postale minacciando l’impiegata presente in quel momento e fuggendo subito dopo col bottino a bordo di un’auto con un complice che li attendeva all’esterno.
L’indagine, denominata “Mirto” (tre dei componenti del gruppo criminale sono di origine sarda amanti del noto liquore dell’isola, ecco spiegato il nome convenzionale dato all’operazione), conclusasi poche settimane fa attraverso una serrata attività tecnica, l’acquisizione di informazioni rese da testimoni, il sequestro dell’auto utilizzata per commettere la rapina e prolungati servizi di pedinamento ed osservazione (i cosiddetti metodi di indagine tradizionale), ha poi consentito ai carabinieri di identificare i quattro componenti del gruppo criminale resisi responsabili dell’efferata rapina. Si tratta infatti di veri e propri “pendolari del crimine” che, per eludere le indagini e così sfuggire ad una loro eventuale identificazione da parte degli inquirenti, si sposavano dai loro comuni di residenza (Milano e Novara) per colpire nell’albese con l’appoggio di un “basista” loro complice che gli forniva ogni elemento utile su dove colpire.
Gli arrestati, destinatari dei provvedimenti cautelari emessi dal G.I.P. del Tribunale di Asti, sono:
Marongiu Gianclaudio, cl. 1964 abitante a Milano, in carcere a Milano-San Vittore;
Cottone Francesco, cl. 1974 abitante a Milano, in carcere a Milano-San Vittore;
Mascia Andrea, cl. 1992 abitante ad Oleggio (NO), in carcere a Novara;
Gioi Matteo, cl. 1981 abitante a Priocca (CN), agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
Il “basista” era Gioi Matteo, mentre gli atri tre erano i componenti del gruppo che passava all’azione. In particolare Marongiu e Cottone erano già stati arrestati dai carabinieri di Alba, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Investigativo di Monza, nel primo pomeriggio del 15 marzo del 2012, in flagranza di reato all’uscita della filale del “Monte dei Paschi di Siena” di viale Cherasca ad Alba, subito dopo avere messo a segno un’altra rapina in banca durante la quale legarono i dipendenti impossessandosi di oltre 5mila euro, bottino immediatamente recuperato dai militari dell’Arma all’uscita dall’istituto di credito.