ALBA - Denunciato per furto di corrente elettrica, poi arrestato per estorsione e ricettazione

Brillante operazione dei Carabinieri di Alba

30/11/2016 10:13

Proseguono i servizi preventivi per contrastare i reati contro il patrimonio da parte dei militari della Compagnia Carabinieri di Alba. Nei giorni scorsi i militari della Stazione albese hanno infatti denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Asti per furto di energia elettrica un 40enne italiano, disoccupato pregiudicato e già gravato da restrizioni della propria libertà personale proprio in virtù di precedenti reati da lui commessi.
 
L’uomo aveva creato un vero e proprio circuito elettrico parallelo con il quale riusciva a far arrivare presso la propria abitazione la corrente elettrica condominiale in modo da evitare l’arrivo della bolletta a fine mese. Le spese dell’elettricità gravavano infatti sugli ignari condomini che, loro malgrado, erano vittime inconsapevoli del furto. La sua presunta furbizia non è infatti bastata a raggirare anche i carabinieri che lo hanno scoperto e denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Ora i tecnici della società erogatrice della corrente elettrica stanno quantificando il danno patito dai condomini dello stabile dove vive l’indagato ai quali dovrà risarcire l’equivalente in danaro dell’elettricità a loro sottratta. Ancora guai per il pregiudicato sono arrivati ieri quando è stato poi arrestato, sempre dai carabinieri di Alba, perché resosi responsabile, per ben due volte nell’arco di un paio di settimane, di ulteriori reati quali tentata estorsione e ricettazione.

Era venuto in possesso del un mazzo di chiavi dell’auto rubata alcuni giorni prima ad un giovane albese al quale, più volte e con una certa insistenza, aveva chiesto soldi per riconsegnargliele e dirgli dove si trovasse poi quell’auto. Potrebbe essere lui stesso l’autore del furto della macchina per poi porre in essere la richiesta estorsiva al proprietario. La vittima, in un primo memento intimorita dalle minacce, non ha poi aderito alla richiesta del “pizzo” per riavere l’auto rivolgendosi ai carabinieri che hanno fatto il resto arrestando il pregiudicato albese.
 
Ora l’arrestato si trova nel carcere di Quarto d’Asti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

c.s.

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