Il tribunale del Riesame di Torino ha disposto l’applicazione del divieto di espatrio per Mario Roggero, il gioielliere di La Morra condannato in primo grado per l’omicidio di due rapinatori e il ferimento di un terzo. Secondo i giudici Roggero stava pianificando una fuga in Tunisia, dopo aver aperto un conto corrente sul quale aveva trasferito 50mila euro.
Il conto è ora sotto sequestro, ma pende un ricorso in Cassazione. Accogliendo la richiesta della procura generale di Torino, il tribunale ha notificato la misura cautelare all’interessato alcuni giorni fa. Roggero, settant’anni compiuti a maggio, è stato condannato a 17 anni di carcere dalla Corte d’Assise di Asti nel dicembre 2023: fu “giustizia privata nei confronti dei rapinatori”, secondo la corte, quella che il gioielliere mise in atto nel pomeriggio del 28 aprile 2021, dopo una rapina nel suo negozio in frazione Gallo di Grinzane Cavour. Minacciato da due malviventi con una pistola (che poi si scoprì essere giocattolo) e con un coltello, Roggero uscì armato dal retro sparando sui due e sul “palo” che li attendeva in auto. I rapinatori morirono sul colpo, l’autista della banda, ferito a una gamba, riuscì invece a fuggire e fu arrestato.
Gli accertamenti sul conto sono partiti da un’informativa della Guardia di Finanza nella quale risultava che il gioielliere, lo scorso 11 settembre, aveva disposto un bonifico da 50mila euro dal conto intestato al comitato etico #iostoconmarioroggero, al fine di destinarlo al conto tunisino suo e della moglie. Per gli investigatori questo movimento bancario “non sembra affatto funzionale alle finalità dichiarate dal comitato, volte a favorire la raccolta di fondi da donare a Mario Roggero per le spese della propria difesa e del procedimento, visto che l'esportazione di tale denaro rende evidente come lo stesso non sia destinato all’effettuazione di pagamenti in Italia”. Ad avviso del tribunale, l’insieme delle condotte - gli si contesta anche l’aver trasferito a terzi le quote della gioielleria e aver fatto altri bonifici da 90mila euro con destinazione ignote - indica che Roggero “ha intenzione di trasferirsi in Tunisia, al fine di intraprendere colà una nuova attività commerciale/imprenditoriale”.
Gli avvocati del 70enne contestano, in una nota, le conclusioni del tribunale, sostenendo che “la misura cautelare è assolutamente ingiusta” e annunciando un ricorso in Cassazione.