Come di consueto l’attività dell’Arma dei Carabinieri non si è fermata nel periodo delle festività natalizie, anzi si è intensificata con l’aumento dei servizi di prevenzione a tutela della popolazione.
Questa attività di prevenzione ha riscosso particolari risultati nell’Albese, dove, nella serata del 22 dicembre, i Carabinieri della Compagnia di Alba hanno arrestato un ventenne somalo per rapina, furto e lesioni. L’uomo aveva rubato un barattolo di miele al tartufo da una bancarella di un esercizio commerciale cittadino. In seguito era entrato in una profumeria dove aveva sottratto alcuni prodotti e, vistosi scoperto da una commessa, l’aveva presa a pugni per garantirsi la fuga. I militari di pattuglia, di passaggio nei pressi della profumeria, sono accorsi in soccorso della donna, la quale ha fornito elementi preziosi per l’individuazione del presunto autore del reato. Ha contribuito anche il racconto di un passante, che a sua volta era stato aggredito dall’uomo in fuga. Il cittadino somalo, trovato ancora in possesso della refurtiva nelle immediate vicinanze della profumeria, è stato arrestato, sottoposto a giudizio direttissimo presso il Tribunale di Asti e condannato ad un anno ed otto mesi, con pena sospesa, per rapina, furto e lesioni.
Il giorno 27, invece, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Alba hanno notato un uomo all’interno di un cortile condominiale in via Cencio. L’individuo attendeva all’esterno con fare circospetto, mentre un altro si era introdotto all’interno di un appartamento per rubare. Lo sguardo attento dei carabinieri e il loro intervento tempestivo hanno messo in fuga chi stava eseguendo materialmente il furto, mentre il secondo, ritenuto essere il “palo”, è stato fermato ed arrestato. L’arrestato, un trentaduenne albanese pluripregiudicato per furti in abitazione, aveva ancora addosso una radiotrasmittente, utilizzata verosimilmente per le comunicazioni dirette con il complice. L’arrestato è stato condotto presso la Casa di Reclusione di Asti a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida.