I Carabinieri della Stazione di Cortemilia e del NOR della Compagnia di Alba, collaborati dai militari della Stazione di Pietra Ligure (SV), hanno tratto in arresto due pregiudicati disoccupati savonesi (un 36enne di Borgio Verezzi ed un 22enne di Pietra Ligure) per i reati di coltivazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari di Cortemilia, ieri sera, durante un controllo su strada hanno identificato e perquisito tre ragazzi che, con fare sospetto, erano intenti a parlare tra loro. Durante le perquisizioni personali ai tre ragazzi, tutti residenti nel savonese, sono stati rinvenuti circa 5 grammi di marijuana, 5mila euro in contanti ed un coltello a serramanico. Per il ragazzo in possesso del coltello e della sostanza stupefacente è scattata la segnalazione alla Prefettura di Cuneo quale assuntore di droga oltre al deferimento per porto abusivo di armi mentre, per gli altri due fermati, le successive perquisizioni estese alle loro abitazioni a Pietra Ligure hanno portato al rinvenimento e sequestro di una vera e propria piantagione di droga, con tanto di “guardiano/giardiniere” e serre professionali.
Sono state infatti sequestrate: 60 piante di marijuana alte 120 cm l’una, 1,2 kg di marijuana già pronta per lo spaccio, 200 semi di marijuana, 4 serre professionali indoor, altro danaro contante ritenuto provento dell’illecita attività di spaccio della droga, alcuni bilancini di precisione, una serra indoor completa di tutto il necessario per coltivare le piante di stupefacenti e vario materiale atto al confezionamento e preparazione delle dosi da spacciare.
Uno dei due ragazzi fermati a Cortemilia che viveva nell’abitazione dove è stata trovata la droga ed il suo “guardiano/giardiniere” sono stati arrestati e sono trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia CC di Albenga (SV), su disposizione della Procura della Repubblica di Savona e di quella di Asti, in attesa della convalida del loro arresto.
Intanto le indagini dei carabinieri di Alba, Cortemilia e Pietra Ligure proseguono per delineare con maggiore chiarezza la reale entità del traffico e diffusione della marijuana messa in atto dai due arrestati tra le province di Cuneo e Savona.