ALBA - Rapinatori napoletani simulavano accento dell'est per celare la loro provenienza

Sono i due pregiudicati responsabili delle tre rapine nel Roero. I dettagli dell'operazione illustrati stamane in una conferenza stampa ad Alba

Redazione Cuneodice.it 05/04/2018 10:36

Tre rapine in sette giorni tra i comuni di Magliano Alfieri e Govone, consumate tra il 30 gennaio e l’8 febbraio 2018 tutte con lo stesso copione, ovvero cappello e sciarpa per coprirsi il volto, accento dell’Est Europa per celare la provenienza geografica, pistola e coltello per incutere terrore ai presenti e rapinare soldi in contanti. I dettagli dell'operazione delle Forze dell'ordine sono stati resi noti in una conferenza stampa svoltasi questa mattina, giovedì 5 aprile, ad Alba.
 
Come anticipato nella giornata di ieri, mercoledì 4 aprile, i Carabinieri della Compagnia di Alba hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di rapina ai danni della tabaccheria Rava di Canove di Govone un ragazzo napoletano. Il blitz che ha portato all’arresto del rapinatore è scattato grazie ad un imponente servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati contro il patrimonio nel territorio albese. Un servizio che ha visto impegnate decine di pattuglie dei Carabinieri che hanno sorvegliato i comuni colpiti dai rapinatori e quelli limitrofi, soprattutto i piccoli esercizi commerciali in orario di chiusura. A questa attività preventiva i militari hanno affiancato una serie di riscontri investigativi, appostamenti e la ricostruzione dei fatti attraverso la visione dei filmati tratti da tutte le telecamere pubbliche e private del circondario.
 
Il risultato di tali sforzi è stato che Antonio Daniello, pregiudicato napoletano per reati di spaccio di stupefacenti e fratello del più noto Alessandro, in carcere per un duplice omicidio di camorra commesso il 22 aprile 2016, è stato tratto in arresto dai militari della Compagnia di Alba, in quanto colto nella flagranza del reato di rapina ai danni della tabaccheria Rava in Canove di Govone. Il bottino di circa duemila euro, la fuga in auto per pochi Km in direzione Alba, il fermo da parte dei militari del Nucleo Operativo e della Stazione di Govone in Magliano Alfieri, il tutto condito da un inseguimento e dalla resistenza opposta da parte del pregiudicato, è stato il corollario all’operazione. Nella macchina usata per la fuga è stato trovato il coltello utilizzato per la rapina e l’intera somma asportata poco prima al tabaccaio.
 
Gli accertamenti sono poi proseguiti per giungere all’identificazione del complice, colui che nelle precedenti due rapine impugnava la pistola e si mostrava più violento e sicuro nel compiere l’azione delittuosa. Attraverso l’attivazione di indagini tecniche e la visione di numerose ore di registrazione degli impianti di videosorveglianza delle stazioni ferroviarie di Alba, Asti, Torino, Roma e Napoli delle ore successive alla seconda rapina, i militari sono giunti all’individuazione del complice, successivamente identificato in M.A., anch’egli originario del napoletano e classe ‘90, che conta sul proprio curriculum delinquenziale numerosi precedenti di polizia ed un arresto in flagranza per rapina con un coltello a serramanico ai danni di due minori.
 
Gli elementi probatori raccolti dai militari e condivisi appieno dalla Procura della Repubblica di Asti, hanno portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il giovane che è stata eseguita in collaborazione con i Carabinieri della Compagnia di Napoli Vomero. I due rapinatori sono attualmente detenuti presso le Case Circondariali di Alessandria e Napoli Poggioreale con l’accusa di essere ritenuti gli artefici delle tre rapine a mano armata.

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