ALBA - Sfruttamento di braccianti nelle vigne delle Langhe, misure cautelari per tre persone

Arresti domiciliari per un marocchino e un macedone, divieto di esercitare attività professionali per un albanese. La Polizia ha accertato anche casi di aggressioni verso chi si ribellava allo sfruttamento

Immagine di repertorio

Redazione 10/07/2024 10:22

La Polizia di Stato di Cuneo stamattina ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa, su richiesta della Procura della Repubblica di Asti, dal Gip del Tribunale di Asti a carico di tre soggetti stranieri di nazionalità marocchina e macedone (arresti domiciliari) e albanese (divieto temporaneo di esercitare attività professionali) per i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e per violazioni alla normativa relativa al soggiorno degli stranieri sul territorio nazionale.  
 
L’attività d’indagine della Squadra Mobile della Questura di Cuneo ha avuto inizio lo scorso anno, dopo diverse segnalazioni da parte di associazioni preposte alla tutela dei diritti delle persone e dei lavoratori, nelle quali si evidenziava lo sfruttamento di braccianti agricoli, in gran parte di origine africana, impiegati nelle attività connesse alla coltivazione dei vigneti nel territorio delle Langhe. Nel corso dell’attività investigativa sono stati accertati anche casi di violente aggressioni fisiche nei confronti dei lavoratori che protestavano per le condizioni di sfruttamento. Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari sono stati posti sotto sequestro preventivo un immobile e cinque veicoli, tra automobili e furgoni, tutti utilizzati dagli indagati per accompagnare i braccianti sui luoghi di lavoro.
 
Ulteriori dettagli dell’operazione saranno illustrati dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti e dal Questore di Cuneo nel corso della conferenza stampa che si terrà stamattina nella Questura del capoluogo della Granda.
 

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